Dieci vini naturali da abbinare alla lasagna

Pubblicato in: Verticali e orizzontali

Salone dei vini naturali

di Adele Elisabetta Granieri

Quella del comfort food sembrerebbe essere una scienza soggettiva, dove ognuno porta in dote il proprio bagaglio freudiano. Poi ci sono i comfort food universali, come la lasagna: attraversare la sublime resistenza della crosta e affondare la forchetta in quel soffice pasticcio, possiede lo stesso potere del divano di casa dopo una giornata estenuante. Per raggiungere il nirvana, quella sensazione estatica di avere davanti a sé tutto ciò che si possa desiderare, è necessario il completamento del giusto calice di vino. Eccovi una selezione di dieci vini naturali, frutto di coltivazioni biologiche e biodinamiche, raccolte manuali, fermentazioni spontanee. Vini che regalano emozioni inaspettate.

 

 

–          Franco Terpin “Quinto Quarto” Rosso: a due passi dal confine con la Slovenia, Franco Terpin produce questo vino dai profumi di frutti rossi, terra bagnata e sottobosco e dalla beva agile e diretta, frutto di una cuvée  Non garantisce grandi invecchiamenti, ma riserva piacevoli sorprese.

–          Carussin “Asinoi” Barbera d’Asti: una bella versione del classicissimo rosso astigiano. Ottimo vino quotidiano, unisce la tensione del frutto ad una beva compulsiva.

–          Lino Maga “Barbacarlo” (50% Croatina, 30% Uva Rara, 20% Ughetta): il vino del “Commendator Maga Lino” è uno dei simboli della grande artigianalità enologica italiana. Rustico e mutevole di anno in anno, è succoso, vivace e saporito. Un collarino legato alla bottiglia illustra le caratteristiche del millesimo e ne descrive la storia. Leggendario.

–          La Stoppa “Trebbiolo” Frizzante Emilia Rosso (60% Barbera, 40% Bonarda): i profumi di ribes nero e susina, uniti ad una frizzantezza schietta e vivace, mettono gioia al primo sorso e rendono impresa ardua appoggiare il calice.

–          Vittorio Graziano “Fontana dei Boschi” Emilia Lambrusco: un lambrusco di rara precisione olfattiva e grande piacevolezza gustativa. Profuma di bosco, fragole acerbe e visciole. La sublimazione del Grasparossa.

–          Podere Santa Felicita “Cuna” (100% Pinot Nero): le mani sapienti di Federico Staderini regalano un fascino inconfondibile all’elegante Pinot Nero. È un ricamo finissimo di frutti rossi e spezie, erbe aromatiche e radici, dal sorso succoso e travolgente, che disorienta. Sicuramente una delle più belle espressioni di Pinot Nero in Italia.

–          Fattoria Mani di Luna “Litro” Sangiovese: profuma di visciole e bacche scure e si fa bere a sorsoni. Benedirete il formato da un litro!

–          I Cacciagalli “Mille” (75% Piedirosso, 25% Aglianico): a pochi chilometri dal vulcano spento di Roccamonfina, Mario Basco e Diana Iannaccone producono questo gioiellino che si esprime con eleganza e senza eccessi. Profuma di more, susine e fiori freschi e disegna un bel sorso dinamico.

–          Il Cancelliere “ Gioviano” Aglianico: profuma di frutti rossi e sottobosco, con sbuffi di note balsamiche e liquirizia. Il sorso è potente, incisivo, di quelli che non si dimenticano. Il grande aglianico di Montemarano.

–          Guccione “Rosso di Cerasa” (50% Perticone, 50% Nerello Mascalese): viene dall’Etna questo rosso intenso e ficcante e si esprime con una complessità mai sopra i toni, che va dai lamponi succosi, alle note marine, per chiudere con rimandi di mentuccia e scorza d’arancia. Il sorso è equilibrato, diretto, preciso.


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