Enzo Coccia: la pizza margherita in sette visioni. Una degustazione pazzesca

Pubblicato in: La Pizza e basta

Una verticale di pizza margherita? Ecco, non iniziamo ad usare quei termini tecnici che tengono lontana la gente dal vino. Diciamo che in una calda mattina di estate ci si ritrova da Enzo Coccia a via Caravaggio per provare sette declinazioni diverse della pizza margherita napoletana classica. Un laboratorio del gusto pazzesco fatto tra amici, tra cui Aurelio Speranza di Startmedia che ha curato la app della Guida alle pizzerie di prossima uscita, il delegato Ais Napoli Tommaso Luongo che ha certificato “la verticale nel piatto”.

Verticale significa, molto banalmente, in questo caso passare dai sapori più delicati a quelli più forti. Enzo Coccia si è prodotto in una strepitosa jam session con alcuni dei prodotti più buoni del Sud e una pasta nella cui livitazione è davvero un maestro.

La forza della pizza napoletana è in due cose: la sapienza dell’impasto elastico, da mangiare caldo, caldissimo. E i prodotti base che si esprimono nella loro assoluta semplicità: olio extravergine, pomodori insuperabili, latticini pazzeschi.

Stop. Poi si passa alle focacce:-)

Ed ecco la jam session

 

 

 

Ovviamente si è fatta una votazione nella quale ha prevalso di larga misura la sesta mentre la terza e la quinta hanno preso un voto.

E da bere?

Ora però vi lasciamo con la vera prova della capacità del pizzaiolo dove si misura la tecnica e la qualità dei prodotti scelti: la pizza marinara con aglio, origano, basilico (il dibattito è aperto) e pomodoro San Marzano.
Un finale per devozione

 

Esprimiamo la nostra solidarietà a chi non l’ha mai mangiata e siamo vicini alle loro famiglie:-)

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