Via Macchia, 120
Tel. 0824.815485
Pasquale Lavorgna era un allevatore di vacche, ma è stato colpito sulla via del Titerno dalla voglia di fare buon pane nel 2004. Così ha aperto un laboratorio con la moglie Elisabetta appena fuori dal bel paese sannita alle porte del Parco Regionale del Matese: gusto estetico del packging, voglia di girare tra le fiere ed è arrivato così il successo con le ordinazioni che arrivano un po’ da tutta Italia. Il nome non è di fantasia, la signora Caterina era la nonna di Giovanni e, circondata da spighe di grano, è l’immagine di ogni confezione.
Le materie prime utilizzate sono di Altamura o di Caputo di Cicciano e il pane è un blend di farina di grano duro, farina di grano tenero e un po’ di crusca: nascono così le pagnotte da sballo che durano molti giorni a lievitazione naturale. A scelta si possono comprare con le patate, i pomodori secchi o con la pasta di olive nere del territorio.
Ma non basta, i taralli sono fatti solo con olio d’oliva della Olivicola del Titerno ed hanno un profumo straordinario. Completa la gamma la pasticceria secca da tè e le pizze nel ruotino, con le cipolle e i peperoni o con le patate. Inutile dirvi che il forno è a legna mentre tutto costa un poco, non troppo, in più. La prova che basta fare qualità per trovare mercato: gli altri panifici infatti non hanno subito flessione di pubblico, chi vuole qualcosa di curato e garantito viene qui. Ma soprattutto le gastronomie di Roma hanno fiutato il fumo dal forno giusto.
Ghiotto Sannio, quanto ti amo.
Dai un'occhiata anche a:
- Mulino Urbano e il progetto di filiera, c’è anche la Pastiera
- La pastiera siciliana di Natale Laganà a Messina
- Carinaro: il panificatore Domenico Fioretti non ha dubbi, in questo momento non bisogna mollare
- Panificio Menchetti: come non amare il pane toscano?
- Lula a Trani, la nuova vita di Luca Lacalamita inizia col pane
- Melito (Na), Antica Panetteria dei Buoni Sapori
- San Lorenzello, Sannio. Tarallificio Santa Rita
- Panificio Vecchione a Sarno, mezzo secolo di tradizione artigianale familiare tra pane e panettoni