Ferrante di Somma e il suo greco spumante “Anni Venti” Cantine di Marzo

Pubblicato in: Bollicine

 

 

di Sara Marte

“Che cosa facevi prima del vino?”. Ferrante di Somma, che oggi si occupa di una delle aziende più antiche d’Italia (1647) a Tufo, prima di affiancare il padre Filippo alla guida delle Cantine di Marzo, ha avuto il tempo di vivere un’altra vita. Studia all’università di Parigi economia. Lavora prima in Francia e poi in Russia per una joint venture. Nel ‘96 lascia Mosca per poi tornare a Parigi, passare a Milano e infine Londra. Allora mi sa che la domanda giusta è un’altra: “E poi il vino?”. Semplice! Lascia tutto e si rimette a studiare, a 37 anni, commercio internazionale del vino in Borgogna. Cominciare, ricominciare e reinventare sono grande pregio e fortuna. Intanto parallela scorre la vita nel cuore di Tufo, dove l’esperto lavoro d’impegno, specializzazione e senso di squadra/famiglia continuano in azienda. Filippo di Somma, un vero signore d’altri tempi, s’è circondato di persone di fiducia che si occupano settorialmente di ogni aspetto: Storico agronomo è Giuseppe Iennacco o meglio Peppino, che si prende cura anche del vivaio da cui provengono le barbatelle. Rino Di Vito, amministrazione è un altro membro di “famiglia” ormai da sempre, così come il cantiniere Armando Cenerazzo.  A conoscerli in cantina percepisci chiaro il senso di unione, collaborazione, confidenza e fiducia che ottieni solo con coloro i quali condividi la quotidiana esistenza.

Con Ferrante, questa volta incontrato ad Avellino nella storica Villa di Marzo, proviamo tutta la gamma dei vini “Cantine Storiche”. I numeri più grandi sono dedicati al greco: In azienda, dei 28 ettari totali sono circa 25 quelli a greco posti tra Tufo, Santa Paolina e San Paolo. Gli enologi sono Paolo Caciorgna che si occupa di tutta la gamma dei vini fermi con cui collabora Emilia Tartaglione ed esclusivamente per lo spumante Maurizio Baldi. Scelgo proprio il Metodo Classico spumante extra brut Anni Venti. E’ sin da quell’epoca che facevano lo spumante per interrompere attorno agli anni ’60, e riprenderne poi la produzione.

Con bollicine fini e numerose ha colore chiaro e brillante. Si apre con un connubio di greco, territorio e sentori classici. La crosta di pane e profumi fragranti si legano a fiorellini bianchi di campo, mandorla, note di erbette e frutta turgida. Solo sul fondo gli oli essenziali della scorza di agrumi. La mineralità è presente e continua nel suo filo diretto naso-bocca. Il palato freschissimo ha una bella agilità, slancio sapido-acido e un finale pulito che lascia la bocca desiderosa di un altro sorso. Questo è un vino per me da tutto pasto e non è mera teoria ma scienza applicata, pratica di vita che, inequivocabilmente, suggerisce di berla sempre.

Ferrante di Somma, con un forte slancio imprenditoriale ha aperto nuovi mercati e intanto programma con la sua squadra sbocchi sull’accoglienza per incrementare l’enoturismo. Del vino invece, mantenendo l’aderenza al territorio, parla di un cru di greco “Vigna Stretta”. “Che cosa farai al di là del vino?” “chi lo sa!” risposta di chi ha nello sguardo la voglia e il coraggio di mille altre vite.

Cantine di Marzo è in via Gaetano di Marzo, 2, Tufo (AV).  Sito: www.cantinedimarzo.it ; info@canitnedimarzo.it . Tel.0825 998022. Ettari: 28. Enologo: Paolo Caciorgna con la collaborazione di Emilia Tartaglione, Maurizio Baldi.


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