Good News: Robert Parker si innamora dei vini Quintodecimo di Luigi Moio

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Pubblichiamo volentieri la scheda e i punteggi dati da Antonio Galloni, riferimento italiano di  Robert Parker, ai vini di Luigi Moio. Una grande soddisfazione per lui, ma soprattutto per tutto il Sud, un territorio a cui si guarda con sempre maggiore interesse grazie alla tipicità.
Una soddisfazione meritata, risultato di un progetto rigoroso e lungo nel tempo. Uno dei rari casi in cui lo studioso dimostra di possedere manualità, di essere anche uomo di terra, di campagna e di cantina.

L’Azienda Agricola Quintodecimo
è stata fondata nel 2001 da Luigi Moio e Laura Di Marzio. E’ collocata su una collina a Mirabella Eclano, in Campania, molto vicino a Taurasi.

Il nome deriva dal toponimo Quintum Decimum che nei primi dell’ottavo secolo prima di Cristo identificava il piccolo villaggio che sorgeva dall’antica città di Aeclanum.

L’uva Aglianico, la cultivar simbolo di questo territorio, è coltivata su una piccola collina a circa 420 metri di altitudine. Dall’aglianico si producono due vini rossi, VIGNA QUINTODECIMO e TERRA D’ECLANO. Sono vini molto eleganti che esaltano le peculiarità del suolo e del microclima di Quintodecimo.

Oltre l’Aglianico, sono prodotti tre vini bianchi dalle altre cultivar campane Fiano, Greco e Falanghina: EXULTET, GIALLO D’ARLES  e VIA DEL CAMPO.

Passione e ricerca sono alla base della produzione della cantina Quintodecimo. Sia le scelte viticole che enologiche sono molto meticolose. Si completano a vicenda e operano in perfetta armonia con la natura. Il ciclo di produzione è semplice, armonioso e razionale. Queste sono le condizioni fondamentali per la produzione dei vini che sono espressione dell’identità sensoriale delle uve campane, del loro territorio e dell’anno di produzione.

Giugno 2011

Il Greco di Tufo Giallo d’Arles 2009 fluisce dal bicchiere con note di pesche gialle, albicocche e fiori. Come sempre questo è un Fiano specialmente voluttuoso e cremoso ed enfatizza lo stile aziendale più che un carattere varietale ma tuttavia questo vino è bello a suo modo. Il finale diventa più delicato e sublime. Oggi la quercia francese è un po’ invasiva ma l’invecchiamento in bottiglia aiuterà questo vino a . E’ un vino bianco di gran classe ma i lettori non si devono aspettare un Greco di Tufo standard. Recentemente una bottiglia ella Marea di New York City era nient’altro che mozzafiato. Maturità attesa: 2012-2019.  VOTO 94

Il Fiano di Avellino Exultet 2008 è il più espressivo in termini di varietà tra i bianchi della cantina. Affumicatura, cenere e carni affumicate sono alcune delle note che aggiungono complessità come il vino prende forma nel bicchiere. Note pulite e minerali definiscono il finale persistente. E’ un altro superbo vino di Luigi Moio. Maturità attesa: 2011-2017. VOTO 92

La Falanghina Via del Campo 2008 accarezza il palato con ricche note di miele. Questa Falanghina è opulente ed emozionante, dotata di personalità. Arancio, mandarino e menta sono alcuni degli aromi e sapori che lasciano un’impressione durevole. Maturità attesa: 2011-2015. VOTO 91

L’Irpinia Aglianico Terra d’Eclano 2007 vanta una meravigliosa dolcezza e un profumo senza abbandonare la vera espressione del carattere varietale. Rose appena tagliate, fiori, spezie, cenere, selvaggina e prugne sono solo alcune delle nuance che fluiscono da questo ottimo rosso. Tannini maturi e setosi impreziosiscono il finale corposo ed espressivo. I tannini potrebbero ammorbidirsi fra uno o due anni ma la qualità di ciò che è nel bicchiere è innegabile. Mi piace soprattutto la corposità e ricchezza della frutta. Questo è un fantastico sforzo di Luigi Moio. Maturità attesa: 2014-2022.
VOTO 93

Il Taurasi Vigna Quintodecimo 2004 è favoloso. Ciliegie scure, liquirizia, affumicatura e grafite emergono dal bicchiere di questo raffinato ed elegante Taurasi che fa sfoggio  della sua personalità. Rimane incredibilmente giovane per un vino della sua età con nessun sviluppo di aromi terziari. I tannini sono vigorosi tuttavia bene integrati e fanno capire che il vino ha una lunga vita davanti a sé. Maturità attesa: 2014-2024. VOTO 94+

Luigi Moio continua a porre un’asticella molto alta. I suoi vini sono tra i più affascinanti campani e italiani. Moio favorisce uno stile ricco e corposo che rende i suoi vini ben abbinabili col cibo e spinge i limiti di ciò che può essere ottenuto con i vitigni autoctoni campani ma senza perdere di vista le loro radici. Mi emoziono sempre quando vedo questi vini nelle liste dei ristoranti.

Giugno 2010 e giugno 2009

L’Irpinia Aglianico Terra d’Eclano  2006 presenta fiori secchi, lamponi, salvia, rosmarino e spezie in un coropo medio e uno stile solido. Note più scure emergono al bicchiere, aggiungendo maggior peso e austerità. Accenni di menta aggingono un tocco di freschezza sul finale. Questo elegante e armonico rosso è un enorme sforzo di Quintodecimo e del proprietario Luigi MOio ma va aperto almeno un’ora prima per consentire ai tannini di ammorbidirsi. Nel 2006 Moio non ha imbottigliato il suo Taurasi. Tutte le botti migliori sono state usate per il Terra d’Eclano. Maturità attesa: 2012-2018. VOTO 92
L’Aglianico Terra d’Eclano 2005 esplode al bicchiere con sensazioni di affumicatura, ciliegie nere, liquirizia, terrosità e pelle nuova. Questo è un Aglianico intenso e di corpo, di carattere e personalità. Oggi i tannini sono un po’ ruvidi ma un po’ di tempo in bottiglia dovrebbe essere utile. L’attesa sarà dura per i lettori poiché questo è un vino straordinario e molto piacevole. Con il cibo i tannini non dovrebbero creare problemi. Il Terra d’Eclano ha trascorso 18 mesi in quercia francese (60% nuova) ma l’uso della quercia è fatto con abilità. Ancora una volta sono profondamente impressionato! Maturità attesa: 2010-2015. VOTO 92

La Falanghina Via Del Campo 2007 è una delle Falanghine più ricche con cui i lettori si imbatteranno. Un bianco dalla buona corposità con ricche espressioni di frutta tropicale matura. Invecchiando in botti di legno francese dà al vino molto del suo volume e della ricchezza di struttura, qualità che segue attraverso un finale morbido. Maturità attesa: 2010-2015. VOTO 90
Affumicatura, minerali, carni affumicate e cenere caratterizzano la Falanghina Via del Campo 2006. Questo è uno dei bianchi più interessanti ed esotici che ho assaggiato in un tempo molto lungo. La qualità ricorda un grande Meursault tuttavia il sapore è a quello di un nobile Aglianico. Questo è un altro superbo vino di Luigi Moio. Maturità attesa: 2009-2012. VOTO 92
Il Fiano di Avellino Exultet 2007 è uno dei vini più emozionanti che oggi vengono prodotti nel Sud Italia. Il bouquet è favoloso con sensazioni esotiche di tartufo bianco, buccia di lime, salvia e fiori che si fondono perfettamente in una raffinata espressione di frutta bianca. Note pulite e minerali caratterizzano questo vino favoloso. L’Exultet non è un particolarmente tipico Fiano di Avellino, piuttosto risalta per la sua personalità unica. I lettori che possono trovare l’Exultet non dovrebbero esitare, è magnifico. Maturità attesa: 2010-2017. VOTO 92
Il Fiano di Avellino Exultet 2006 è uno dei più intensi e mielati Fiano. Il vino rivela un colore giallo intenso e note abbondanti di acacia, salvia, rosmarino e cantalupo che insieme concorrono a determinare un ricco di tessuto di rilevante profondità. Questo Fiano corposo ha una meravigliosa lunghezza e un incredibile equilibrio complessivo. Il Fiano è una varietà a tarda maturazione e mostra accenni di dolcezza che sono irresistibili. Questo è un Fiano molto serio che ha bisogno di essere abbinato a piatti parimenti ricchi per potersi esprimere pienamente. E’ difficile da credere ma queste vigne sono state piantate in Lapio solo nel 2004. Maturità attesa: 2009-2016. VOTO 93
Il Taurasi Vigna Quintodecimo 2005, qui appena alla sua seconda vendemmia, impressiona per la sua intensità e il suo senso dell’armonia. Un vino scuro e concentrato, il Taurasi Vigna Quintodecimo fluisce dal bicchiere con note di prugne scure, ciliegie selvatiche, spezie e terrosità che insieme convergono verso una raffinata struttura. Un finale lungo e pulito arrichiesce lo stile. Nel 2004 Moio ha prodotto 2.000 bottiglie di Taurasi dai due ettari di vigne Quintodecimo mentre tutte le botti che non erano all’altezza dei suoi standard rigorosi sono stati mescolati nel Terra d’Eclano di quell’anno. Maturità attesa: 2013-2023. VOTO 93
L’enologo consulente Luigi Moio è una delle persone più influenti nel panorama vitivinicolo del Sud Italia. Negli anni recenti Moio ha iniziato a raccogliere un’attenzione significativa per i vini che fa nella sua cantina Quintodecimo. Questi bianchi e rossi ricchi e di corpo si stanno velocemente posizionando nell’elite. Gli estimatori di Quintodecimo aspetteranno con ansia un Taurasi dalla vigna Cersito su suolo vulcanico che verrà messo in commercio nel 2013.

Luigi Moio è uno dei leader del rinascimento dell’enologia Campania. Il grande curriculum di Moio include lavori in Francia dove ha completato il dottorato e l’attuale cattedra all’Università di Napoli dove insegna enologia. Moio è esperto di tecniche di viticoltura ed enologia di Bordeaux e della Borgogna che gli dà un livello di prospettiva che è raro in Italia, tanto più in Campania. Ha prestato la sua consulenza enologica ai Feudi di San Gregorio e i progetti attuali riguardano produttori leader come Caggiano, Cantina del Taburno e Terre del Principe. Nel 2001 Moio ha iniziato a piantare vigneti con l’obiettivo di fare suoi propri vini e questi primi messi in commercio sono veramente eccezionali. Quintodecimo si sta velocemente attestando tra le migliori tenute della regione. Bisognerà tenere un occhio su questa cantina. Sfortunatamente non ho avuto l’opportunità di assaggiare un Taurasi ma i vini che ho assaggiato erano semplicemente fantastici!

Antonio Galloni

Importatore: Omniwines Distributing Co. Llc., Linden Hill, NY; tel. (718) 353-8700

Traduzione di Novella Talamo


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