Musto Carmelitano e l’Aglianico del Vulture: i Maschitano Rosso e Rosato

Pubblicato in: Giro di vite

di Sara Marte

Mi piacciono le donne! Un attimo, mi spiego meglio. Mi piacciono le donne del vino. Non tutte! Sarà che certe però hanno una scintilla ed una forza innata che ti rapiscono. Sarà che poi provi i vini e comprendi che c’è anche tanta sostanza. Saranno tutte queste cose insieme che ti fanno dire che Elisabetta Musto Carmelitano è uno spettacolo, come i suoi vini.

Ci spiega che ha deciso di rimandare l’uscita delle nuove annate per le bottiglie di punta, gli Aglianico del Vulture Serra del Prete e Pian del Moro, ed aspettare ancora un annetto prima della commercializzazione. Insomma lasciare tempo al tempo. Ormai ci ha in pugno, siamo capitolati! Come non apprezzare un atto di tale rispetto nei confronti del vino ed una così ferma volontà verso quella crescita tanto faticata e meritata.

Capaci di perderci anche nella piccola Maschito, cuore del Vulture, veniamo recuperati dal fratello di Elisabetta, Luigi Carmelitano, che ci introduce ad una dimensione familiare organizzata ed accogliente.

Luigi si occupa, oltre che del commerciale e della cantina con la sorella, anche della vigna, assieme al padre Francesco. Proprio le vigne sono l’orgoglio ed il cuore pulsante dell’azienda. Situate a circa 600 metri sul livello del mare, hanno terreni di origine vulcanica abbastanza eterogenei ma prevalentemente argillosi. Le vigne sono 3 per un totale di 4 ettari. La più antica, Pian del Moro, ha piante a piede franco che variano dai 90 ai 60 anni di età.

 

Raggiungendo vigna Serra del Prete, incontriamo il papà Francesco, impegnato nei trattamenti. Solo rame e zolfo, quando necessario, per queste vigne, tutte in regime biologico certificato.

Infine ci esplode negli occhi una distesa di verde intenso ed un cascinale in lontananza da quadro impressionista. Siamo nell’appezzamento più giovane, Vigna Vernavà, con le sue piante di circa 25 anni. L’aglianico è il padrone indiscusso.

Tornati nella piccola ed elegante sala degustazione, appena messa a  punto, proviamo e apprezziamo le nuove annate dei Maschitano, gli IGT aziendali. Scelgo il Maschitano Rosso 2011, aglianico 100%. E’ uno di quei vini da bere sempre, che interpreta l’aglianico con equilibrio e freschezza, lasciando che esprima la sua personalità ma regalando una beva agevole e più immediata.

Troviamo allora tutta la giovinezza dei fiori come la viola, la croccantezza dei frutti rossi come i piccoli frutti di bosco ed ancora l’humus e lievi sentori di pepe fresco. Il naso introduce ad un palato da manuale in cui i tannini, ben presenti, non risultano però invadenti. La bocca ha buona sapidità, freschezza ed un ritorno fruttato, tutto inquadrato con grande equilibrio. Abbastanza lungo il finale che lascia la bocca pulita e rigenerata. Troviamo buonissima anche l’espressione in rosa: il Maschitano Rosato 2012.

Il vino ha uno splendido colore vivace e luminosissimo. Mineralità, frutta come le fragoline di bosco, le roselline selvatiche e le erbette di campo ben integrate in un bicchiere che ha struttura ed una sua voce tannica. Con perizia, tutti gli elementi sono ben fusi in una bella bocca appagante e rinfrescata. Ancora una buona notizia: entrambe le bottiglie costano circa 8 euro.

Questa piccola azienda, seppur supportata dalla consapevolezza di una forte storia familiare del vino, nasce solo nel 2007. Testa e materia prima, entrambi di buona qualità, possono davvero regalare grandi risultati.

Musto Carmelitano è in Via Nenni, 23 a Maschito (PZ). Tel: 097233312. Sito: www.mustocarmelitano.it email: info@mustocarmelitano.it. Ettari vitati: 4. Bottiglie prodotte: 20.000. Enologo: Sebastiano Fortunato. Vitigni: aglianico e moscato. 


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