
di Mariangela Barberisi
L’etichetta racconta già tutto, l’origine e le suggestioni che un vino caprese può raccontare grazie anche alla grafica e al nome stesso che riporta la mente alla magia di Sinatra: tutto pronto per il “My Way” dell’azienda vinicola ultracentenaria Tiberio – Cantina Isola di Capri, fondata dalla famiglia Brunetti nel 1909. Il Capri rosso a denominazione di origine protetta ottenuto dalle migliori uve piedirosso proviene esclusivamente da vitigni dell’isola azzurra. «Dopo il ritorno nel 2022 del mitico Capri blu – raccontano i titolari dell’azienda depositaria della tradizione enologica caprese e portata avanti ancora oggi da imprenditori locali – quest’anno abbiamo riportato in vita anche il Capri rosso». Si tratta di una produzione limitata, un migliaio di bottiglie circa, firmate dall’enologo Roberto Mazzer, che da anni segue il nuovo corso dei vini Tiberio.
L’etichetta, presentata in occasione della terza edizione della rassegna Capri D’Autore, promossa e organizzata da Vis Factor, riprende la storica linea dei vini Tiberio degli anni ’70 e ’80, riproducendo il classico profilo dell’isola di Capri, al tramonto, con delle barche in avvicinamento. A breve saranno completati i lavori di ammodernamento dell’intero stabilimento enologico, che fin dalla sua fondazione si trova nel cuore di Anacapri, e saranno portati avanti nell’ottica della sostenibilità e dell’innovazione. «L’obiettivo – spiegano i titolari dell’azienda – è rendere fruibile la struttura per ospitare appassionati e turisti».
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