Nakes Aglianico Igt Paestum 2010 | Voto 86/100

Pubblicato in: Salerno

Casa Vinicola Cuomo – I vini del Cavaliere

Uva: Aglianico

Fascia di prezzo: 18,00 euro in enoteca

Fermentazione e maturazione: Acciaio e legno

Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35

 

Il cavaliere Francesco Cuomo guardando giù dal cielo sarà sicuramente fiero dell’opera da lui sapientemente iniziata tanti anni fa e che adesso stanno meravigliosamente continuando i suoi discendenti, in modo particolare il nipote Giovanni con la moglie Katia. La Casa Vinicola Cuomo – I Vini del Cavaliere, infatti, nel tempo è diventata proprio una fulgida realtà del Cilento enoico. L’azienda gode di una posizione privilegiata, perché il corpo principale sorge nella vasta piana del Sele nel comune di Capaccio non lontano dai famosi templi pestani. E’ contornata dalle prime balze del monte Calpazio, che aspirano a diventare cime più elevate a similitudine dei confinanti Alburni; è protetta e sorvegliata dall’alto dai due santuari del Granato e del Getsemani e lambita dalle sorgive acque di Capodifiume. Per chi arriva dal nord poi, essa rappresenta il primo baluardo vitivinicolo a difesa del territorio cilentano.

Giovanni e Katia sono due giovani simpatici, intraprendenti e ricchi di risorse, oltre che persone serie, competenti e gentili. Pur producendo mediamente poche bottiglie, hanno pensato bene di diversificare le varie proposte che prevedono ben otto etichette, più uno spumante e una grappa di Aglianico e, nonostante l’attuale crisi economica, mostrano un trend nettamente positivo sui mercati interno ed estero. Proprio in questi giorni ho avuto l’occasione di assaggiare l’ottima gamma aziendale ed ho soffermato l’attenzione su un vino in particolare per la mia degustazione: il Nakes Aglianico Igt Paestum 2010, con una resa minimalista di appena mille bottiglie da 750 ml., più altrettante in formato magnum. La vigna è ubicata nel comune di Agropoli, nella frazione di Moio.

Dopo la fermentazione e la macerazione in fermentini di acciaio, il vino transita in barriques di rovere francese nuove per quindici mesi, per poi completare l’elevazione in bottiglia per altri sei mesi. L’alcolicità arriva a toccare i 14,5° C.

L’effetto cromatico nel bicchiere esalta un bel colore rosso rubino, con risvolti giovanilmente e affascinatamente violacei ai bordi. Il bouquet, col suo reticolo di screziature sensoriali, è tipicamente varietale: frutta rossa matura come l’amarena e la prugna, accenni sottoboscosi di mirtillo e ribes e inebrianti profumi di viola, di spezie orientali e di erbe aromatiche. E’ in bocca tuttavia che il vino cala il suo atout vincente. Il vitigno, come dicevo prima, è stato allevato ad Agropoli su un terreno totalmente diverso dal tipico suolo vulcanico irpino, vulturino o taburnino (si parva licet componere magnis!): il cosiddetto flysch cilentano calcareo-argilloso. Per cui niente sfaccettature minerali ma, col mare che occhieggia poco lontano, in estate i turgidi grappoli d’uva vengono spazzolati continuamente dalle brezze marine che trasportano comunque elementi minerali come il sale e lo iodio ed inoltre esse fungono da spazzini, eliminando così i residui muffati. Il Nakes, a distanza di due anni e mezzo dalla vendemmia, non esibisce i muscoli ma è già morbido e pronto per la beva, pur conservando una connotazione nel suo Dna di elevata longevità. La trama tannica è già evoluta e saporita, con toni mediterraneamente rinfrescanti, una timbrica mentolata e una speziatura godibile, merito anche del sapiente e poco invasivo uso del piccolo legno. E poi il vino mette in risalto sottili venature balsamiche e tostate, equilibrio, armonia, struttura e risonanze di frutta rossa matura ed in confettura. La chiusura è leggermente atonica. Da abbinare alla terragna cucina cilentana, come i fusilli col castrato, il capretto al forno e il caciocavallo podolico stagionato. Ma secondo me in questo momento ci sta bene anche una ricca zuppa di pesce e la carne di pollo. Prosit!

 

Questa scheda è di Enrico Malgi

 

Sede a Capaccio Paestum – Via Feudo La Pila, 16

Tel. e Fax 0828 725376 – Cell. 328 8684702

info@vinicuomo.comwww.vinicuomo.com

Enologo: Giovanni Cuomo – Agronomo: Sergio Romano

Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 25.000

Vitigni: Aglianico, Barbera, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Fiano e

Moscato.


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