
Falanghina, biancolella e ginestra. Il blend tipico della Costa d’Amalfi per l’ennesima volta si rivela longevo e affascinante con il passare del tempo. L’esatto opposto della percezione che si aveva di questi vini, considerati semplici e beverini da spendere sulle fritture nei ristorantini della Costa d’Amalfi. Torniamo per puro caso sul Puntacroce, il bianco prodotto da Raffaele Palma che ha recuperato una antica proprietà sul crinale di una collina da cui si domina Maiori e dove vengono coltivati limoni e uva. Una uscita calma e senza affanni sul mercato, la possibilità di bere questi vini con la giusta maturità, in una evoluzione che regala naso mediterraneo e marino, beva sottile ed elegante, ancora tanta freschezza dopo sette anni dalla vendemmia. Insomma una piacevole sorpresa a corredo di un investimento impegnativo, difficile e appassionato che recupera e salva il territorio incantanto delle Sirene.
RAFFAELE PALMA
MAIORI
Via Arsenale, 8
Cell. 335 7601858 – Ettari di proprietà: 19, di cui 5 vitati
Bottiglie prodotte: 20.000
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