Ristorante Olimpia a Torgiano e la passione dei fratelli Valloni

Pubblicato 2 mesi fa in: Guida ai ristoranti e alle trattorie del Centro Italia

Ristorante Olimpia a Torgiano
Piazza Mancini-Brufa
Tel. 376 255 3317
Aperto la sera chiuso la domenica

Torgiano è uno di quei posti che i veri appassionati di vino considerano una sorta di Mecca, o piazza San Pietro se preferite. Il Museo del Vino vale da solo una visita per la quantità di reperti che dimostrano come il vino è legato alla nostra civiltà da oltre tremila anni e che ha ispirato ceramisti, scultori, pittori, poeti, scienziati, scrittori, artigiani del legno, del ferro, della creta.
Poi, se volete mangiare qualcosa vi segnaliamo questo locale molto carino nel centro del paese aperto dai fratelli Vittorio e Gregorio Valloni, il primo in cucina e l’altro in sala.
In questo palazzotto antico hanno operato una bella ristrutturazione con una sala al piano terra molto accogliente e curata nei dettagli, una vera sala da pranzo di casa, e una al piano superiore. La cucina rivela una buona padronanza tecnica di Vittorio e una sapienza nell’uso dei prodotti di territorio con qualche spunto positivo dall’esterno.
I piatti hanno sempre il sapore centrato e siamo rimasti colpiti, in una delle regioni “carnivore”, dalla sensibilità verso l’elemento vegetale che emerge dalle melanzane e dalla zucchine alla scapece.
La sala è gestita con simpatia e precisione da Gregorio, si respira un’aria di casa dove le scelte dei prodotti e le scelte delle proposte hanno alla base una profonda cultura moderna del cibo.
Potrebbe essere un Bib Gourmand ideale per la rossa, tra l’altro la spesa per un pranzo completo difficilmente supera il range di 50-60 euro vini esclusi. Anche la carta è molto curiosa e intelligente, sicuramente non scontata.
Questo luogo appartiene alla nuova generazione delle trattorie italiane, che per me rappresentano l’anima gastronomica del nostro Paese. Non più di derivazione familiare ma progetti realizzati da giovani che hanno fatto diverse esperienze e che proseguono la tradizione trasformando il loro locale in una sorta di biblioteca del gusto del territorio.
Imperdibile se siete in zona. Ah, il ristorante si chiama come la mamma.

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