Riva di Palo Resort
Via dei Delfini, 13 – 00055 Ladispoli (Roma)
Telefono: 0622968772
Sito web: www.rivadipaloresort.com

di Antonella D’Avanzo
Trenta, solo trenta minuti da San Pietro per raggiungere Riva di Palo Resort, un rifugio “nascosto” che mette d’accordo corpo, spirito e (pancia) in un triangolo d’amore perfetto, per chi desidera staccare dalla frenesia quotidiana e coccolarsi un po’, circondati dalla natura e in totale tranquillità.
Un ambiente rilassante ed elegante, ma senza ostentazioni, poco distante dal centro pedonale della cittadina, che affaccia sul mare della costa di Marina di Palo (Ladispoli), lì dove a poche decine di metri sorge il castello Odescalchi ed insiste uno degli alberghi più belli ed affascinanti di Roma, La Vecchia Posta Hotel della collezione Pellicano Group, luogo che resta un emblema della Dolce Vita e delle vacanze dorate.
Alle spalle il parco del WWF dell’oasi di Palo Laziale, intorno una campagna vocata alla coltivazione del carciofo romanesco e di fronte, il mare con i colori che vanno dal turchese al blu intenso, granelli di sabbia nera e acque ricche di Posidonia sinonimo di ambiente sano e pulito. E, al calar del sole, lo scenario è impreziosito da tramonti che incendiano il cielo, un romanticismo surreale per sognatori ad occhi aperti. Un mare molto pescoso che ha avuto sempre un ruolo strategico sia per l’economia locale che per l’aspetto sociale, infatti qui in passato i nobili Odescalchi costruirono il primo complesso urbanistico dedicato ai pescatori, tra cui molti provenienti da Ponza e da Napoli. E, non solo perché questo è anche il regno ideale per praticare surf.
Il parco interno del Resort è un tappeto verde di circa quattro mila metri quadrati con fiori, statue di marmo, piante di ulivo, una chiesa in disuso, oggi sala meeting con poltrone colorate di design anni sessanta e ancora, nella parte centrale una piscina con vasca idromassaggio; sulle ali laterali troviamo le ventuno camere (di cui una suite ed una junior suite), tutte ampie, luminose e arredate con materiali naturali e caldi che richiamano le tradizioni e il clima tipici delle regioni costiere del Mediterraneo. Sono complete di comfort e tutte offrono una vista giardino e piscina.
Il ristorante “Anna”, è una terrazza con vista mare da cui si può ammirare un panorama che aiuta ad immergersi nell’atmosfera mediterranea, pochi tavoli con mise-en-place minimal con tovagliette ricercate a pranzo e a cena tovagliato bianco, tutto ben studiato, senza fronzoli e poi una lunga vetrata che d’inverno si trasforma in sala chiusa. Il servizio è attento e curato, ma non poteva essere diversamente perché a dare un valore aggiunto al Resort, un tempo colonia religiosa a cui ha ridato vita tre anni fa l’imprenditore romano Andrea Alabiso, è lo chef Antonio Magliulo, ex executive proprio del vicino e celeberrimo La Posta Vecchia Hotel.
Magliulo, di origine casertana e romano di adozione, con un curriculum di altissimo profilo costruito prima in brigate stellate d’Europa e poi approdato al gruppo Pellicano, oltre a guidare la cucina con una nuova visione ed una proposta identitaria molto interessante, è entrato a far parte anche della società lavorando in piena condivisione con Alabiso.
E’ un progetto che vuole mettere l’ospite al centro dell’esperienza – racconta l’imprenditore romano – dove l’ingresso di Magliulo in società, con la sua esperienza nel settore Hotellerie ha portato sicurezza e professionalità, migliorando il servizio e sviluppando una cucina innovativa e di grande qualità, ma senza abbandonare la tradizione italiana. Una proposta tecnica ma apprezzabile a tutti i palati, dove i numeri di questi primi mesi di collaborazione ci fanno ben sperare, in quanto aumentano gradualmente.
E a proposito di cucina, è proprio il ristorante del Resort guidato dallo chef Antonio Magliulo, a completare il soggiorno e a rendere unica l’esperienza con un menu à la carte che spazia dalla tradizione alla creatività, sapori diretti, capaci di creare memorie ed emozioni.
Una filosofia che sceglie ingredienti provenienti da fonti sostenibili, che dialoga con i produttori locali e coinvolge i clienti in una narrazione viva ed etica. Cominciate con la ricciola, zucchine alla scapece, pecorino e caviale, l’aragosta alla “Catalana” e il gambero rosso con lamponi, ganache di foie gras e nocciole, antipasti di semplicità e gusto che racchiudono tutta l’essenza della sua “mano”.
Tra i primi, il riso “Acquerello” limone e gamberi rosa magistralmente mantecato con burro francese, dove il maestro dei suoi risotti è stato Enrico Crippa ad Alba e ancora, Vesuvio di Gragnano IGP “Anna”, una carbonara senza uova con cozze, pecorino romano, pesce spada affumicato di pregio di un’azienda locale e zafferano. Un condensato di sapori e di profumi messi insieme per creare un’armonia perfetta.
Per terminare, due delle diverse proposte dei secondi piatti in carta: il trancio di ombrina, millefoglie di patate e porri con fumetto di vongole e lime ed una rivisitazione del polpo alla “Luciana” accompagnato da un pane aglio olio e peperoncino.
Ancora, i classici della cucina romana ed italiana e l’offerta piscina e beach bar vede inseriti anche il supplì alla carbonara, al cacio e pepe e tradizionale ed una piacevole ed intrigante proposta di club sandwich. Buona la carta dei vini con focus sul Lazio, diverse referenze nazionali e bollicine di Maison francesi. La prima colazione è interpretata sempre con quella chiave che lo rappresenta appieno.
Un Resort che nella prossima stagione estiva vedrà lo sviluppo di due aree welness e, visto la posizione di cui gode e la sua offerta gastronomica, potrebbe rappresentare il nuovo place to be per il turismo di qualità in un lembo di terra diventato tanto celebre tra i viaggiatori di tutto il mondo.
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