Roma, Trattoria Epiro. Quando essere fuori moda è di moda

di Virginia Di Falco

La Trattoria Epiro, a quasi un anno dall’apertura e dopo una invidiabile collezione di recensioni entusiaste tra carta stampata e web, continua costante e sicura per la sua strada, sempre guidata da una squadra di professionisti giovani e motivati. E noi speriamo vada avanti così per tanto tanto tempo.

Il giusto rapporto, infatti, che era emerso in cucina sin dall’apertura tra solidità e guizzi creativi ha trovato un sensibile assestamento. E’ come se fosse trasferito ai fornelli l’equilibrio subito evidente tra l’understatement dell’insegna, o del piccolo banco enoteca con cibo da strada che trovate all’entrata e il Mercato rionale di fronte, nella piccola Piazza Epiro. Nulla è modaiolo: arredo essenziale, servizio professionale ed informato, piccola carta dei vini molto curiosa di Francia ed etichette naturali. E anche – udite udite – un cestino del pane con dentro solo pane che sa di pane buono.

Un menu del giorno che varia molto spesso (e il mercato di fronte fa la sua parte): a pranzo circa una quindicina di portate tra antipasto e dolce e, quasi sempre, dei piacevoli fuori carta. Di sera la scelta è leggermente più ampia con un lieve ritocco anche nei prezzi però.

Piatti ricchi ed immediati, come trattoria vuole, con ingredienti e sapori riconoscibili e quasi tutti con un piacevole tratto distintivo della cucina, che va dalla gradevole presentazione all’abbinamento più originale. Anche se, appunto, è sempre una creatività che non mira all’effetto speciale ma alla piacevolezza dell’insieme.

Gustose e dalla giusta sapidità le trenette con baccalà e friggitelli (con questi ultimi forse si poteva osare un po’ di più); delicato ma con carattere anche il fuori menu: tagliolini con coniglio e finferli.
Abbinamento classico con le costine di maiale grigio – un suino dalle carni succulente, allevato nella provincia di Arezzo – cipollotti e crema di peperoni. E non delude anche la proposta di pesce con la lampuga servita in carpione con tuberi e fagioli neri.

Tra le altre proposte: spaghettoni alla carbonara con tartufo nero estivo, paccheri con palamita e pomodori arrosto, fritto di totani, coscio di agnello porchettato, calamari e pancia di maiale con quinoa, amaranto e sedano rapa, orata arrosto con patate viola e ovoli, controfiletto di manzo con patate dolci e cavolo nero.

Si chiude con dolci all’altezza della proposta complessiva, a sottolineare l’attenzione dei ragazzi di Epiro per la pasticceria. Buoni e anche belli il semifreddo all’uva fragola e fichi, omaggio elegante all’autunno, e il dessert al pistacchio e caramello con crema e cioccolato, vero non plus ultra per i più golosi.

Piazza Epiro 25/27 (quartiere Appio Latino)

Tel. 06.69317603
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: domenica
www.trattoriaepiro.it (in costruzione)
Conto sui 35 euro per il pranzo, circa 50 a cena.


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