San Callisto 2002 Montepulciano d'Abruzzo doc

Pubblicato in: in Abruzzo

VALLE REALE
Uva: Montepulciano d’Abruzzo
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

L’occasione c’è stata data dalla lunga tavolata della notte di Capodanno. L’intenzione di aprire qualcosa di diverso ma senza abbandonare la bussola della tipicità ha fatto cadere la nostra scelta su di un Montepulciano d’Abruzzo ed in particolare sull’annata 2002 ‘San Calisto’ di Valle Reale. Azienda che conoscevamo solo sulla carta, avendo notizia tra l’altro delle corone assegnate da ‘Vini Buoni d’Italia’ ad altre etichette di Montepulciano. Ed il contatto con il calice è stato particolarmente entusiasmante. L’approccio è avvenuto dopo una considerevole quantità di bianchi adatti a sostenere la prima parte del cenone: ecco arrivare questo rosso chiamato a reggere il confronto con una “spessa” e soprattutto ottima bistecca di vitello della macelleria Salomone di Telese Terme. La bottiglia dopo lo stappo è stata adagiata al caldo per circa due d’ore. A tavola il vino si è mostrato fin da subito un’esplosione di tipicità. Colore rosso intenso di grande personalità, fitto, impenetrabile. Naso avvolgente, frutta rossa matura con speziature ben marcate ed eleganti. In bocca non delude le tantissime aspettative: frutto di grande bevibilità, un rosso robusto e vellutato accompagnato ancora ad una notevole, buona freschezza. L’uso sapiente del legno non offusca minimamente la tipicità di un vino da provare su robuste pietanze di carni rosse. Senza aspettare il cenone di Capodanno. Il progetto di Valle Reale è partito nel 1999 (le prime bottiglie sono datate 2001), dalla collaborazione dell’Università di Milano e la famiglia Pizzolo. Chiaro l’obiettivo: puntare sulla preziosa eredità genetica di un territorio non certo semplice. Siamo nell’alta valle del Tirino, nel cuore dell’Abruzzo, dove i vigneti si trovano spesso ad affrontare condizioni climatiche estreme. Poco meno di 60 ettari vitati, divisi fra Popoli e Capestrano, dedicati in gran parte al Montepulciano d’Abruzzo. Accanto alle vecchie vigne si sviluppano i vigneti moderni. La stessa filosofia regna anche in cantina, dove la tradizione si coniuga senza pieghe al moderno sapere enologico. Le 16.000 bottiglie di ‘San Calisto’, che prendono il nome proprio dalla località dove sorge l’azienda, nascono dalle uve raccolte dal vigneto più vecchio (quello che circonda la sede aziendale) ed in particolare dagli impianti posti più in altura. Condizioni pedo-climatiche uniche per un vino di grande tipicità, che presenta tutti i connotati di un “calice d’altura”.

Questa scheda è di Pasquale Carlo

Sede a Popoli, Località San Calisto
Tel. 085.9871039
Sito: http://www.vallereale.it
Email: info@vallereale.it.
Enologi: Giulio Vecchio e Carlo Ferrini
Bottiglie prodotte: 570.000
Ettari: 58 di proprietà
Vitigni: montepulciano d’Abruzzo, cerasuolo, trebbiano d’Abruzzo


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