I vini di Cascina Baricchi a Piazzetta Milù

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Piazzetta Milu' incontra i vini di Cascina Baricchi

di Adele Elisabetta Granieri

Formula vincente non si cambia. Quella degli “Incontri ravvicinati” con il produttore è il risultato dell’accoglienza della famiglia Izzo, un tavolo conviviale e la degustazione di ottimi vini, in abbinamento ai piatti di Luigi Salomone.

Cantina ospite della serata è stata CASCINA BARICCHI di Neviglie, paese a cavallo tra i boschi della Langa e le terre del Barbaresco.

La famiglia Simonetta, originaria di Varese, ha iniziato a fare vino nel 1982, come  intuibile conseguenza di un’innata passione per la campagna e di una storica amicizia con la famiglia Gaja.

Natale è l’ultimo di sette fratelli, cresciuti aiutando i genitori in campagna. Curioso e intraprendente, lavora in azienda dal 1991, dedicandosi alla vinificazione più classica ed elegante del Barbaresco, ma anche a quella di ice wine e spumanti, frutto di ricerca, studio e sperimentazione.

Con queste premesse, la degustazione.

Cominciamo con il “VISAGES DE CANAILLE” BRUT ROSÉ, uno spumante da uve Nebbiolo della vendemmia 2010, con l’aggiunta di cinque annate di vini di riserva. Un bel rosa cipolla, con perlage fine e intenso. Un naso che si esprime su nuances di violetta, rabarbaro e nocciola, poi un ricordo di rosolio ed un sorso fresco, netto, dal lungo finale sapido. In abbinamento, “Pane e ragù”.

Proseguiamo con VINO BIANCO “0-30”, un Timorasso che profuma di cantalupo e fiori bianchi, con un marcato sottofondo minerale di pietra bagnata. Il sorso è fresco, materico, molto ben calibrato. In abbinamento, “Sgombro bruciato, rape e limone”.

È la volta della BARBERA D’ALBA “RIVA DELLA CODA” 2014, dai sentori di frutti di bosco, rosa e bacche di ginepro e dal sorso succoso e saporito. In abbinamento, “Tortelli di braciola e latte di bufala” e “Pasta, patate e provola… e cenere”.

Proseguiamo con l’etichetta più rappresentativa dell’azienda: il BARBARESCO RISERVA, in questo caso 2012. Un vino affascinante, che si apre al naso con delicate note di rosa, anice, liquirizia e cuoio, dal sorso verticale, lungo ed elegante.

Ma ecco la chicca aziendale, il BARBARESCO RISERVA “QUINDICIANNI” 2001.
Prodotto solo in annate eccezionali, è un perfetto mix di potenza ed eleganza: sa di erba fresca, marasca, mallo di noce e anice; in bocca è profondo, dai tannini cesellati, freschissimo. In abbinamento, “Maschiarello fondente, patate e cipolle”.

A sorpresa e a bottiglia coperta, VINO ROSSO “P-N”: un Pinot Nero che profuma di sottobosco e lampone, con delicate note mentolate ed un sorso fresco, sottile ed elegante.

Chiudiamo con “REGINA DI FELICITÀ”, un vino che, nomen omen, è un inno alla gioia. Un Moscato Bianco Metodo Charmat, prodotto con la vinificazione di uve ghiacciate, assemblaggio di “ice wines” di diverse annate e aggiunta di mosto fresco per attivare la seconda fermentazione.
Il risultato è un vino che è un’esplosione di frutta tropicale, agrumi, salvia e biancospino, dal sorso fresco e succoso e la bollicina leggiadra. In abbinamento, “Sfogliatella napoletana”.


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