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Una maniera decisamente originale ed autentica per celebrare il territorio in occasione delle cene dedicate a Terra Madre che si apre a Torino il prossimo 21 ottobre.
Nando Salemme, patron di Osteria Abraxas a Pozzuoli, chiocciola Slow Food, da sempre appassionato e curioso ricercatore di prodotti e vini di tutto lo stivale, si è inventato la formula” Enogastrocamperisti di ritorno da…”. La prima puntata del format è stata, non a caso, dedicata all’Abruzzo, regione martoriata dal terremoto e ricchissima di grandi prodotti, presidi Slow Food e non. La sortita è durata tre giorni, visite su appuntamento con grandi artigiani della terra Abruzzesi, tra gli altri il mitico casaro e affinatore di salumi Nunzio Marcelli, Mauro De Paolis, affinatore di salumi, i vignaioli di Torre dei Beati a Loreto Aprutino, Praesidium a Prezza ( fresco di chiocciola Slow Wine) e Fattoria La Valentina. Il valore dell’iniziativa sta proprio in questo tour appassionato alla ricerca di biodiversità da protegere soprattutto per questi artigiani della terra che stanno lavorando in condizioni impossibili a causa del terremoto.
Il menù della serata, preparato praticamente al telefono da Nando e dallo Chef Tommaso Di Meo, ricco di tutte le prelibatezze citate, i fagioli corallini di Paganica, l’epicentro del terremoto, conditi con l’olio di Nunzio Marcelli. Ancora, l’aglio rosa e le patate rosse di Sulmona, le lenticchie di Santo Stefano, preparate con una fantastica zuppetta di castagne e pomodoro. A seguire gli gnocchi di patate di Sulmona con il ragù di salsiccia di Nunzio Marcelli e le tracchie di maiale flegreo. Tra primo e secondo gli assaggi di incredibili formaggi, tutti del caseificio di Nunzio Marcelli: le ricottine maritate alla cipolla,, agli spinaci, all’erba cipollina e al peperoncino, accompagnate dalle tipiche salsicce fresche abruzzesi di pecora, di maiale stagionate solo 15 giorni e di fegato di maiale. Si poteva finire qui, invece ecco arrivare l’agnello ruspante sempre di Nunzio Marcelli, al forno con le patate. Si è chiuso in bellezza con gli ultimi tre assaggi di introvabili formaggi sempre del mitico casaro Marcelli e del noto maestro Gregorio: il Canestrato Casteldelmonte dop abbastanza fresco, un indimenticabile caciocavallo di Gregorio e poi una rarità, il muffato, o “talebano” di Nunzio Marcelli preparato a latte acido secondo la tecnica dei pastori di Kabul, appresa dalla frequentazione con i pastori afgani. Il lato dolce: croccanti e dolci giuggiole dal giardino di Abraxas e la panna cotta con il mosto cotto di Praesidium.
I Vini:
Cerasuolo Torre dei Beati 2009
Montepulciano d’Abruzzo Torre dei Beati 2008
Spelt, Montepulciano d’Abruzzo 2005 Fattoria La Valentina
Praesidium Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2005
foto di Enrico Nugnes
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