
di Marco Milano
L’olio come ingrediente sano e gustoso per i giovanissimi dell’isola di Capri e apprendere attraverso lo studio degli olivi l’importanza della biodiversità. Lo scoglio caro all’imperatore Tiberio diviene baluardo e bandiera della merenda sostenibile a base di olio a chilometro zero. Terza edizione della “merenda nell’oliveta”, un’iniziativa organizzata dall’associazione “L’Oro di Capri” che ha lo scopo di recuperare le antiche produzioni capresi legate alla tutela dell’olio di Capri, in sinergia con l’associazione “Città dell’olio” e il comune di Anacapri.
“Il percorso, teso a scoprire il valore paesaggistico dell’area costiera dei fortini, lungo la fascia olivetata e a macchia mediterranea di Anacapri – hanno spiegato dall’associazione L’Oro di Capri guidata dal presidente Pierluigi della Femina che insieme all’assessore di Anacapri Virginia Amabile ha presentato l’iniziativa – ha permesso ai presenti di vivere una giornata all’insegna della natura e del buon olio evo prodotto dall’associazione L’Oro di Capri, ideale per una merenda sana.
A guidare il percorso della giornata dedicata alla “merenda nell’oliveta” è stato l’agronomo Angelo Lo Conte che ha illustrato specificità dei nuovi interventi per favorire sicurezza e biodiversità nei terreni, in particolare sulle aree di più recente valorizzazione dell’associazione come la zona di Cannula e Pino dei Monaci e l’area in prossimità del Fortino di Pino dove sono presenti gli alberi più longevi dell’isola, alcuni di età quasi millenaria.
La merenda sostenibile, gran finale della giornata per tutti gli ospiti è stata a base di panini e pizze al sapore di olio dell’Oro di Capri, ma anche dolci artigianali a base olio evo. Infine un sacchetto di stoffa con un kit contenente il Cru il Cappero Blu, (tra i grandi oli slow del Presidio Slow Food) dell’olio di Capri e posate biodegradabili, “per educare alle buone pratiche di salvaguardia ambientale e al consumo di una merenda sana e sostenibile”.
Dai un'occhiata anche a:
- Napoli, da Mimì alla Ferrovia l’esaltazione dei piatti napoletani con gli aceti più antichi d’Italia
- Al Grand Hotel Parker’s di Napoli lo spettacolo raddoppia: arte visiva e gastronomica coesistono nel nome di Parthenope
- Il Limone di Sorrento in passerella in Costa Azzurra
- L’uovo gigante di Gay Odin per i 2500 anni di Napoli
- Ho assaggiato la pizza “Bud Spencer” e… non ci siamo proprio!
- Pessoa – Un angolo di Portogallo nel cuore di Frattamaggiore
- Pizza 4 repubbliche marinare di Carlo Fiamma ad Amalfi
- “Carnis in Fabula” il cibo diventa arte