
E’ andata via improvvisamente Carla D’Acunto, titolare di una piccola ma grande osteria di mare a ridosso della stazione, MediterraneoSalerno. Stava nel pieno della sua seconda vita dopo aver gestito a lungo un famoso negozio di abbigliamento e dopo essersi salvata per miracolo da una ischemia.
L’ho conosciuta tardi, tardissimo, grazie all’amico Ciccio Costantino che una sera d’estate del 2023 mi portò nel suo locale alle spalle dell’Hotel Salerno, un posto sfigato sulla carta ma che lei aveva trasformato in una fonte illuminata di felicità, saper vivere, esuberanza e sorriso.
Era una vera ostessa, di quelle che imparano subito i gusti e le paranoie dei clienti. Da lei c’era una cucina familiare, accogliente. E la sala frizzava.
Da lei si trovava sempre qualcosa di particolare, un cefalo, una lucerna, una lampuga, una spigola pescata.
Dopo averla conosciuta ho iniziato a frequentare questo locale perché respiravo un’aria che non si trova quasi più in giro, ci si divertiva, si facevano battute, si spettegolava un po’, si beveva buon vino e si facevano le ore piccole che ti rimettevano in sesto e ti facevano tornare ragazzo.
Come gli osti di una volta eri ben trattato solo se riuscivi simpatico, non per quello che pensi di essere (noi tutti siamo poco più di nulla) ed era scattata la simpatia umana che mi portò a scriverne e soprattutto a consigliarla a tutti quelli che mi chiedevano dove andare in città. Sempre con ottimi risultati e ringraziamenti..
Aveva quella bellezza interiore che si rifletteva in un sorriso capace di sfidare e battere il tempo.
Mi mancherà, come a tutti i salernitani che l’hanno conosciuta e l’hanno stimata e amata.
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