Fa certo un po’ sorridere la continua esibizione di bottiglie sui social, ma in fondo che male c’è? Nessuno, però ci piacerebbe tanto che l’attenzione fosse puntata su tutto il mondo del vino e che uno scatto sia soprattutto l’immagine di qualcosa da trasmettere e non solo una sorta di trofeo per dimostrare quando si è fighi. Per esempio, trovate mai foto di vini base?
Eppure sono l’asse portante di tutto il sistema, basta entrare in un supermercato per rendersene conto, e possono regalare grandissime soddisfazioni. Quando parliamo di Aglianico poi, davvero non c’è partita come è capitato a me questa estate su un piatto di fusilli con cacioricotta di capra di cui si è bevuto un Aglianico del Vulture di Armando Martino.
L’anno? 2012! Certo non era complesso ed emozionante, ma perfetto e soprattutto allegra compagnia in cui il gesto del bere diventa semplice quanto quello del mangiare.
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Rionero in Vulture
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