Ambruco 2013 Pallagrello Nero Terre del Volturno igt Terre del Principe: la decrescita felice

Pubblicato in: Caserta
Ambruco 2013

Una delle cose belle delle pizzerie negli ultimi anni è poter trovare tanti bei vini, un accompagnamento che noi preferiamo sempre, sul cibo. Casco dentro il bel locale di Sasà Martucci a Caserta e scelgo l’Ambruco 2013, un vino ancora molto giovane, ottenuto dal Pallagrello Nero. La storia di questo vitigno non è lunga e vede protagonisti proprio i proprietari dell’azienda Terre del Principe, Manuela Piancastelli, nostra ex collega del Mattino e l’avvocato Peppe Mancini. Furono loro a puntare su questo vitigno autoctono dell’Alto Casertano insieme al bianco e al Casavecchia.
Una storia che gli appassionati conoscono benissimo. Ancora non bene conosciuta è la scelta che hanno fatto un anno fa: invece di inseguire i numeri hanno ridotto la gamma dei vini togliendo i due base di bianco e di rosso e mantenendo i top: Ambruco, appunto, Centomoggia da uve Casavecchia e Le Serole da pallagrello bianco, nostra passione berlo molto vecchio. Tolta l’ansia di fare numeri, trasferita la sede nel centro di Castelcampagnano dove hanno una bellissima cantina scavata nel tufo, Peppe e Manuela si stanno concentrando sulla qualità. Voi potrete dire, va bene, una scelta di vita interessante e intelligente, ma cosa c’entra con il vino. Eccome se c’entra: la geografia delle piccole cantine dimostra in modo inequivocabile che hanno successo e creano il marchi solo quelle che puntano sulla specializzazione, senza avere la pretesa di imitare le grandi. Ed è questo che hanno fatto Manuela e Peppe partendo da una azienda che già era specializzata perché non produce aglianico o falanghina. Una bella mossa insomma, che si di indirizzo a tanti piccoli: si vince specializzandosi. Nella vita come nel vino.

Sede a Castel Campagnano, piazza Municipio, 4 www.terredelprincipe.com Tel. 0823 867126. Ettari: otto. Bottiglie prodotte: 16.000. Vitigni: pallagrello bianco, nero e casavecchia.


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