Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Masseria Felicia, terza azienda a produrre Falerno nell’era moderna, è sempre riuscita a mantenere una dimensione artigianale e familiare. Cinque ettari con olivi, orto e vigneto da cui si ricavano ogni anno non più di trentamila bottiglie.
Il territorio è particolarmente vocato ma soffre di un grave deficit di comunicazione dovuto soprattutto alle peculiarità della doc, aglianico e primitivo offrono profili olfattivi e palatali diametralmente opposti e, soprattutto, sulla provincia casertana si è abbattuto il ciclone Terra dei Fuochi.
Ma in questa piccola e tranquilla oasi a San Terenziano si è andati avanti per la propria strada: prima si è allargata la cantina, adesso è stato creato un piccolo spazio per la cucina e fare un po’ di accoglienza. Insomma, a me piace molto venire sino a qui e trascorrere un po’ di tempo con la famiglia Brini.
Stavolta abbiamo provato le nuove annate e vogliamo segnalarvi il cambio di passo che l’enologo Vincenzo Mercurio ha dato all’Anthologia, proponendo una leggera macerazione che ha arricchito il bianco e confermando l’estrema poliedricità di questo vitigno. Un bianco che avrebbe bisogno di riposare almeno l’estate in bottiglia prima di essere stappato ma che darà sicuramente grandi soddisfazioni per la fine dell’anno: freschezza e toni amaro sonno arricchiti dai sentori di frutta, il sorso è lungo, il naso gentile.
Masseria Felicia è in Località San Terenzano, Frazione Carano, Sessa Aurunca (CE). Tel e Fax: 0823935095. Sito: www.masseriafelicia.it ; mail: info@masseriafelicia.it . Enologo: Vincenzo Mercurio. Ettari vitati: 5. Uve: aglianico, piedirosso, falanghina.
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