Bless, la rivoluzione gentile del gusto a Gaeta

di Ambrogio Vallo

In una stradina a ridosso del lungomare di Gaeta, in Via dell’Indipendenza 208, troviamo Bless, una vineria moderna che invita a rallentare, ad ascoltare e a lasciarsi sorprendere. “Siamo un piccolo gioiello nascosto, ma non difficile da trovare” è il claim scelto dai titolari per presentarsi.

Dietro questo scrigno gastronomico ci sono Francesca Rainone e Alessandro Giani, marito e moglie, cuori e anime di un progetto che unisce eleganza e autenticità, esperienza internazionale e identità mediterranea.

Francesca, ai fornelli, ha trascorso oltre dieci anni nel panorama gastronomico londinese, passando per luoghi simbolo come il Café Royal, Soho House e il ristorante del celebre Nathan Outlaw, vero tempio della cucina di mare britannica. Poi l’incontro con Tom Brown e l’avventura di Cornerstone, nel quartiere di Hackney. Un locale nato come scommessa e arrivato a conquistare, in un solo anno, la prima stella Michelin, diventando un punto di riferimento per la rigenerazione urbana e culturale di Londra Est. «È lì che ho capito quanto la ristorazione possa incidere sul tessuto sociale di un luogo» racconta Francesca. «La nostra idea di locale è quella di un punto d’incontro, un laboratorio, un’esperienza collettiva: non solo un posto dove poter mangiare bene» continua la nostra Chef.

Al suo fianco, al comando del beverage, c’è Alessandro Giani, Sommelier professionista WSET. Alessandro ha portato con sé il rigore e la sensibilità maturati come Head Sommelier del ristorante stellato Angler, all’interno del South Place Hotel, nel cuore della City londinese.

La sua carta dei vini al Bless vuole essere un «racconto coerente e personale: piccoli produttori, etichette biodinamiche, bollicine raffinate, bottiglie che si fanno dialogo discreto e non ostentazione» ci spiega. Interessante anche la selezione di cocktail e rum, che completano l’offerta del bere.

Aperte le porte di Bless ci accoglie un design essenziale, linee pulite e atmosfera internazionale. E forse proprio per questo, come spiegano i due titolari, il locale spesso sorprende i visitatori. «Non siamo il solito posto da aperitivo o apericena» raccontano sorridendo «l’offerta che proponiamo è diversa, e abbiamo cercato di raccontarlo a partire dall’architettura». «Bless nasce -continuano Alessandro e Francesca – per proporre una vera esperienza di cena, un fine dining rilassato dove attenzione per gli ospiti, stagionalità e qualità sono al centro di tutto».

Un progetto originale che risente molto delle contaminazioni in giro per il mondo dei titolari «all’estero è normale vivere momenti di cucina contemporanei, spontanei, senza abbandonare la qualità dell’offerta, tutto questo anche in contesti fuori dall’idea di ristorante tradizionale» aggiunge Francesca. «Noi vogliamo portare qui quell’approccio: un modo diverso, più moderno, di intendere la cena». E poi, precisano entrambi, «ben venga chi vuole fermarsi per un aperitivo o condividere un piatto: l’importante è che chi viene al Bless si abbandoni ad un percorso enogastronomico completo, fuori dagli schemi, ma sempre al giusto rapporto qualità-prezzo».

È un sabato mattina assolato quando, insieme al caro amico Umberto Angelino, ci accomodiamo al Bless per una degustazione che si trasforma fin da subito in un viaggio nel gusto. Identitario, tradizionale ed elegante: un’esplosione di sapori.

Ci accomodino ad uno dei tavolini interni, cinque da due persone, come anche quelli all’esterno per la bella stagione. Francesca ci delizia con Ostriche Cadoret e Thai dressing a base di colatura, lime, scalogno, aglio e peperoncino jalapeño. L’insieme è preciso, netto, giocato sull’equilibrio tra sapidità marina e freschezza agrumata.

Alessandro suggerisce di accompagnarle con un Le Naturel 2022 – Sébastien Brunet (Vouvray, Loira). Un Chenin Blanc in purezza vinificato secondo principi naturali, senza filtrazioni né solfiti aggiunti, si presenta con un carattere vibrante e minerale; note di mela, agrumi e fiori bianchi. In bocca è teso, salino e di grande freschezza, con un finale pulito e persistente.

 

Seguono i Blinis con burro affumicato e acciughe del Cantabrico. Pochi ingredienti, ben calibrati: il fumé, la sapidità e la morbidezza costruiscono un boccone essenziale ma completo.

La Capasanta di Chioggia, con burro al miso, finocchi, menta, lime e peperoncino marinato, mostra una linea pulita. Anche questo secondo piatto mantiene equilibrio e ritmo tra dolcezza, freschezza e sapidità, senza forzature.

Il nostro Sommelier ci propone, un ottimo Vermentino Maremma Toscana DOC “Unnè” 2020 a valorizzare la portata con finezza e continuità gustativa. Giallo paglierino brillante e un profilo olfattivo che intreccia note di agrumi maturi, erbe mediterranee e leggere sfumature fumé. Al palato offre freschezza, sapidità e una struttura equilibrata, con un finale lungo e minerale che richiama la vicinanza al mare.

I racconti si susseguono nella sala, l’entusiasmo e la passione dei titolari coinvolge i presenti, il tutto in un clima familiare e disteso. A questo punto ci viene servita un English Muffin con tartare di Fassona, dressing alla francese e tuorlo marinato in olio d’oliva che segna un cambio di registro.

Materia prima eccellente, tecnica controllata, gusto diretto. È una proposta che unisce semplicità e precisione. Alessandro ci versa un Dope 2022 di Claus Preisinger (Burgenland, Austria). Rosato frizzante da uve Blaufränkisch vinificate in anfora, naturale e non filtrato. Fresco, succoso e leggermente speziato, con una bollicina fine e un carattere autentico, proprio come la preparazione di terra della Chef Rainone.

Con l’Astice al curry rosso, preparato con crema di cocco, colatura, lime e basilico, la cucina trova il suo punto più espressivo. Un piatto costruito su contrasti chiari – dolce, salato, speziato – che si chiudono in una sintesi coerente. Davvero notevole.

In abbinamento un Pellerosa 2021 – I Cacciagalli. Rosato da Aglianico affinato in anfora, espressione pura del territorio vulcanico dell’Alto Casertano. Fresco, sapido e minerale, con note di melograno, agrumi e fiori di campo. Un vino naturale di forte equilibrio e autenticità, ottima proposta di abbinamento.

Anche la parte dolce conferma la solidità del percorso e la linea espressiva di Bless. La Cheesecake basca al cioccolato fondente con composta di frutti rossi gioca sull’equilibrio tra intensità e acidità.

Il Crumble al cocco e nocciole, con mango, cioccolato bianco e sorbetto al lime, invece, è un dessert in equilibrio tra leggerezza e precisione aromatica.

Concludiamo con un Tawny Port 10 Y.O. Un buon Porto invecchiato dieci anni in legno, caldo e avvolgente, con note di frutta secca, caramello e spezie dolci. Deciso ed autentico il Clairin Vieux Sajous 5 Y.O. 2019, secondo fine pasto offerto. Rhum artigianale haitiano distillato da canna da zucchero pura e affinato cinque anni in botte. Intenso e complesso, con sentori di vaniglia, frutta tropicale e legni esotici.

Bless si attesta come manifesto di modernità gastronomica nelle strade antiche di Gaeta. Un luogo dove la passione internazionale di Francesca e la competenza enologica di Alessandro ti accompagnano in un’esperienza che parla di territorio e lo proietta verso il futuro. Imperdibile.

 

BLESS

Via dell’Indipendenza 208, 04024, Gaeta, LT

Telefono & WhatsApp +39 0771 030188

blessgaeta.com

info@blessgaeta.com

 


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