Bucatini al pomodorino del Piennolo coltivato da Egizio e trasformato da Sposito: ricetta da 7 minuti in cinque mosse. Ahhhhh

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Vabbè cari amici, faccio outing. Sin da piccolo la mia trafila preferita è il bucatino.
Lo uso anche quando, come in questo caso, sarebbe preferibile lo spaghetto, ma alla fine non credo di aver sbagliato perché la qualità di questo pomodorino del piennolo biologico coltivato da Vincenzo Egizio è stato il migliore della stagione 2013 che, per gli appassionati di vino, potrebbe essere paragonata alla disastrosa 2002. Ci sono le eccezioni e la trasformazione della famiglia Sposito a Taverna Estia ne ha fatto un grandissimo prodotto tra l’altro, notare, notare, senza aggiunta di sale.

 

Ad impreziosire questo piatto, ottimi bucatini Antonio Amato, olio della Rocca degli Ulivi di Sant’Angelo a Fasanella nello sperduto Cilento a non meno di un’ora dalla più vicina uscita autostradale e l’aglio fresco dell’Ufita biologico di Nicola Barbato.


Mi sono davvero arricreato: la semplicità è solo apparente perché questo piatto è il risultato di secoli di cultura gastronomica e dell’abilita di ben quattro grandi artigiani e di una industria di qualità.

Ultima nota: questa ricetta non va bene per chi ha idiosincrasia dell’aglio o per le bucce di pomodoro.

 

Bucatini al pomodoro

Di Luciano Pignataro

Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Mettere l’acqua e mentre la pasta cuoce (max 7 minuti)
1-Riscaldare la padella larga e passare con la mano l’aglio sul fondo e sui bordi
2-Aggiungere l’olio e fare indorare l’aglio
3-Togliete l’aglio e aggiungete i pomodori a fuoco alto
4-Aggiungete la pasta cotta al dente e mantecare.
5-Aggiungere un ciuffetto i basilico spezzato a mano


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