
di Ornella Buzzone
Il Cilento è una terra che non racconta: sussurra.
Un luogo dove il mare sfiora le colline e le colline proteggono piccoli borghi sospesi nel tempo. È qui, a Pioppi, frazione del Comune di Pollica, che la Dieta Mediterranea ha trovato la sua casa: un luogo di studio, di osservazione e di vita vissuta. Non a caso proprio qui sorge il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, custode di un patrimonio che non è solo culinario, ma umano.Fu in questi paesaggi lenti, dove l’olio profuma l’aria e le verdure crescono sotto un sole amico, che questo stile di vita prese forma anche grazie al lavoro di Ancel Keys e Margaret Haney, che proprio a Pioppi condussero ricerche decisive sul legame tra alimentazione, longevità e benessere. Il 16 novembre 2010, a Nairobi (Kenya), il Comitato Intergovernativo della Convenzione UNESCO sul Patrimonio Culturale Immateriale iscrisse ufficialmente la Dieta Mediterranea nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Da quel giorno, ogni anno, il Comune di Pollica – luogo simbolo degli studi di Keys – diventa la sede della celebrazione di questo anniversario: una vera e propria festa di compleanno per condividere con la comunità il valore patrimoniale di uno stile di vita unico, buono per la salute e per il Pianeta. E oggi, quella filosofia ha spento un’altra candelina.
Ad Acciaroli, piccolo e luminoso paese di pescatori della costa occidentale cilentana, si è celebrato il buon compleanno della Dieta Mediterranea. Il borgo si è trasformato in un’unica, immensa sala da pranzo a cielo aperto: una tavolata di oltre 630 posti, allestita nel cuore del paese, tra vicoli bianchi e profumo di salsedine.Persone sconosciute sedute di fianco come vecchi amici.
Familiari, colleghi, turisti, gente del posto. Un miscuglio incredibile di sguardi e storie… tutti lì per la stessa ragione: brindare a un compleanno che appartiene a tutti.La festa è iniziata con i sapori più veri del territorio: formaggi locali, profumi intensi, e la regina indiscussa, la mozzarella nella mortella, avvolta nelle foglie dell’arbusto che le dona carattere e identità.
Poi il tempo si è fatto lento, come la cottura del ragù cilentano, un sugo che racconta domeniche, famiglie, tradizioni. A seguire, carne nel sugo, salsiccia e friarielli, verdure dell’orto: sapori autentici, di quelli che non hanno bisogno di presentazioni.
Il tutto accompagnato dai vini dell’azienda De Concilis, realtà vitivinicola che da anni difende e valorizza l’uva cilentana con passione e visione. I loro vini non sono semplici bottiglie: sono racconti liquidi del territorio, dove mare, vento e terra si intrecciano. Sorso dopo sorso, il Cilento prende voce.
A rendere ancora più speciale questa giornata è stato l’impegno del sindaco Stefano Pisani, successore del compianto Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore” che tanto ha fatto per proteggere e promuovere questo territorio. Pisani continua quel percorso con energia e devozione, lavorando ogni giorno affinché Acciaroli e il Cilento non siano soltanto ricordati, ma vissuti, protetti e continuamente reinventati.Grazie al suo impegno, ogni anno il paese scrive una storia nuova: fatta di materia prima eccellente, di un mare che rimane ostinatamente blu, di prodotti che parlano di terra fertile, di mani esperte, di cura.
Quest’anno, come da tradizione, il Buon Compleanno Dieta Mediterranea ha rappresentato anche il momento dedicato alla nomina degli Ambasciatori della Dieta Mediterranea 2025: uomini e donne che, attraverso il loro lavoro quotidiano, custodiscono e diffondono i valori di questo stile di vita straordinario.Tra i premiati, un nome che risuona con particolare forza e autenticità:
lo chef Peppe Guida, da Vico Equense, celebrato come Ambasciatore della Dieta Mediterranea 2025.
La sua cucina semplice e luminosa, profondamente legata alla terra e ai suoi ritmi, incarna perfettamente l’essenza del Mediterraneo. La sua presenza ad Acciaroli e il riconoscimento ricevuto rappresentano un ponte ideale tra tradizione, territorio e futuro.
E alla fine, resta questo:una tavola che unisce.
Un territorio che abbraccia.Un modo di vivere che continua a insegnare.
Perché il Cilento non è solo un luogo: è un sentimento. E oggi, tra sorrisi, brindisi e profumi antichi, quel sentimento ha compiuto un altro anno.
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