di Antonino Siniscalchi
Una serata nel segno della tradizione e del ricordo del grande tenore. Organizzata dallo studioso di Enrico Caruso, Guido D’Onofrio, amico del tenore Enrico jr e fondatore del museo-ristorante con la donazione di tutti i ricordi carusiani esposti nel locale di piazza Tasso, domani sera al ristorante Caruso di Sorrento, si terrà la ventiquattresima edizione delle «Serate Gastronomiche Culturali Carusiane». Alla manifestazione, presentata dall’attore Michele Minischetti, interverranno i discendenti diretti di Enrico Caruso e di Beniamino Gigli, e l’esperto di grammofonia, Marcello Pedone di Bracciano, che detiene ben 200 grammofoni d’epoca delle più prestigiose marche. Una opportunità per l’ascolto di alcuni dei più rappresentativi brani
incisi da Enrico Caruso, della estesa collezione a 78 giri di Guido D’Onofrio.
L’attore Michele Minischetti interpreterà una breve biografia carusiana, estesa per l’occasione sempre dall’esperto organizzatore
della serata conviviale, Guido D’Onofrio.
Alla serata interverrà il tenore lirico-drammatico del San Carlo di Napoli, Massimo Sirugu che interpreterà alcuni brani di opere, e canzoni napoletane del repertorio carusiano, e il soprano casertano Cira Di Gennaro con il pianista accompagnatore, maestro Sergio Pagliarulo.
Lo chef del locale Peppe Persico proporrà un particolare menù, con pietanze care al leggendario tenore: polpetta di baccalà e carciofi con pomodorini; Gambero e tonno gratinati in foglia di limone; polpo scottato su crema di zucca al peperone crusco; riso fritto con scampi su crema di zucchine; paccheri con cozze, patate, rucola e scaglie di pecorino; filetto di pesce, olive e aglio nero, con salsa di pomodorini gialli; tagliata di frutta; delizia al limone.
Un evento che si rinnova, quindi, nel solco di una tradizione che caratterizza il locale aperto da Paolo Esposito nel 1987 con l’obiettivo di coniugare il nome del tenore a quello della buona cucina napoletana ed internazionale. Nel 1998 Paolo Esposito ebbe l’opportunità di conoscere il noto studioso e biografo di Caruso, Guido D’Onofrio di Foggia, caro amico del figlio del mitico tenore, Enrico Jr., e collaboratore di questi alla stesura della biografia paterna “My father and my family” pubblicata negli Stati Uniti nel 1990. Si consolidò subito tra Paolo Esposito e Guido D’Onofrio una profonda amicizia e questo connubio fece nascere ad entrambi l’idea di fondare un piccolo museo carusiano nell’interno del ristorante che, grazie alla donazione di Guido D’Onofrio nei numerosissimi cimeli presenti nel locale, è denominato “Ristorante Museo Caruso” ed è punto di attrazione di molti appassionati del più grande fenomeno vocale della storia di palcoscenico.
Dai un'occhiata anche a:
- A Bacoli i lievitati per “connettere” l’Italia nel segno di tradizione, futuro e tipicità
- Winearmony, l’incontro tra vino, cibo e musica di Vincenzo Parente
- Istituto Grandi Marchi premia il giornalista giapponese Isao Miyajima
- SorrentoGnocchiDay: la serata clou dell’evento nei giardini dell’Hotel Mediterraneo Sorrento
- Napoli, alla masteclass sulla pizza di Peppe “Paris” Cutraro partecipa l’ambasciatore di Francia
- Pictoricius, Torgiano Rosso Riserva biologico di Terre Margaritelli alla Fondazione Guglielmo Giordano di Perugia
- Bacoli, Incontri Internazionali sulla viticoltura a Piede Franco. Vigne Storiche, facciamo il punto
- Raffaele Biglietto: Tuttopizza racconta ai professionisti il mondo della pizza che cambia
