Castro Marina (Le), Hotel Ristorante La Roccia. Imma Pantaleo è la chef

Castro  Marina  La  Roccia Imma  Pantaleo

Hotel Ristorante La Roccia
Via Litoranea per Tricase
Tel. 0836.979013
www.larocciahotel.it
Aperto a cena
Chiuso da novembre a marzo
Sui 35 euro

di Tommaso Esposito

Panorama mozzafiato con la rocca di Castro alta che domina la baia.

Giù c’è la Marina che accompagna alla grotta Zinzulusa dove è bello esplorare gli anfratti intarsiati dalle onde.
Dinnanzi c’è l’Hotel con le sue camere luminose, il grande terrazzo dehors e il lido che mena alle belle calette attrezzate per il bagno nelle acque limpide di questa parte dell’Adriatico Salentino.

Il ristorante sta qui.

E qui sta ora Imma Pantaleo con la sua cucina .
In sala c’è il fratello Fabio che guida tra la carta e la piccola, per ora, cantina.
Ritroviamo Imma in forma più che mai e vorremmo si fermasse in questo posto incantevole, dove Luca Marasco il proprietario l’ha scelta e accolta come executive, piuttosto che inseguirla ogni anno.

Intanto godiamoci la sua tavola, quella che conosciamo, cominciata al Bolina, ritrovata alle Cantine Macinate, e ci aspettiamo: territorio e sguardo oltre il mare verso Oriente dove il Sole sorge, non tramonta, e porta con sé il profumo delle erbe e delle spezie.

Capicollo di Martina Franca, quello di Santoro per intenderci, e gamberi di Gallipoli.
Shiso, sanàpi, giuncata.
E acqua di mare blu.

Lì, nel piatto.
Diciamo per caso, va!
È un inizio super godurioso.

Il gazpacho con l’uovo.
Bellissimo ritrovarlo così possente e goloso al palato.

Tre colori tre gnocchi.
Bianco farcito di mozzarella. Cipolla candita.
Verde per il basilico. C’è ricotta nel cuore.
Rosso per la rapa dentro e fuori. Al latte di mandorla.
Trip sensoriale garantito.

Spaghetti, non spaghettoni, nella salsa di datterino con scampi e burrata.
Semplice semplice.

Sciuliariello, per il tipo di maccherone per nulla amidoso, sicché godi della freschezza insolita di questo pomodoro e di quel vago finale piccantino, un millimicron di Bhut Jolokia, che attraversa la dolcezza degli scampi, nonché della burrata.
Boom.

Poi il trancio di ombrina appena pescata.
Adagiata su losanghe di cetriolo, accompagnata da albicocca e riso nero.

Crema pasticcera, mirtilli e sedano. Cioccolato bianco freddo e caldo con il cuore di mou.
E anche quest’anno tutto è andato alla grande.
Alla prossima, Imma.
Qui!


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