Cetona, Siena. Osteria Vecchia da Nilo e Cristiano Fastelli

Via Cherubini 11
Tel. 0578. 239040
www.ristoranteosteriavecchia.com
Aperto sempre
Chiuso martedì
Sui 30 euro

di Tommaso Esposito

Non sapevo che qui abitassero tanti vip.
Anzi Vìppsss, come Frassica direbbe.
Calciatori, stilisti, cantanti, scrittori, ricconi e veline.
E non son qui per questo. Di certo.
Sta sulla strada del ritorno a Napoli Cetona ed è giusto l’ora di pranzo.
Bellina. Quieta e silente è la strada che porta alla Torre.


Eppure è un dì di festa.
Osteria Antica ci aspetta.
C’è Diavolo, il gatto nero, in agguato nel vicolo.


Ma è un birbone mansueto.
Nilo e Cristiano Fastelli, papà e figlio, han messo su questo bel posticino.
Cucina senese.
Il pane pure.


Dal menu si sceglie carpaccio di manzo.


E’ marinato lievemente agli aromi di rosmarino e timo.
Stavolta non stanca la rucola, né nuoce il grana.
Di lato il lombetto affettato di maiale in fresco sale, disteso tra l’insalatina riccia e un po’ di balsamico.
Bell’entrata. Gustosa.
Si va poi per pici.

Son spaghettoni quadrati, a mano tirati quaggiù, nel sud della Toscana.
Maritati al bianco ragù di maialino di cinta.
Ovvio da queste parti. Buon sapore.
Ah, un calice di Nobile Rosso. Piccola cantina locale.

Ha nerbo, però.
Appunto per la chianina al rosmarino, servita tagliata.

Rimossa dalla brace à point, l’è rosea e sugosa.
Da tempo mi mancavano per contorni zucchine, radicchio e indivia grigliate e le patate al forno.

Sta bene.
Guardo intanto il trancio di faraona indorata tra le bacche di ginepro.

Umorosa e invitante come non mai.
Non mi delude: è deliziosa.
Da bis. Che non chiedo.
Son già nei dintorni i dessert.
La torta di ciliegie . Morbido pandolce farcito.

E quella d’albicocca. Con la crema pasticcera tra due sfoglie di frolla.

Bel pranzo.
E poi via sulla strada del rientro.
C’è deviazione.
Il Tomtom minaccia di brutto.
Ci soccorre la vecchia De Agostini.
Non sbaglia mai.


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