Uva: coda di volpe
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Alla luce dei risultati delle annate precedenti ci siamo preparati con piacere alla prova d’assaggio di questo bianco prodotto per la quarta vendemmia dalla cantina vitulanese (ma a tutti gli effetti in territorio paupisano, con i terreni di proprietà che ben si adagiano al sole lungo la sponda est del Calore). I giochi in cantina, fin dalla nascita, li dirige Angelo Pizzi, già censito su questo sito con la coda di volpe 2006 di Paolo Cotroneo (Fattoria La Rivolta), vino che ha entusiasmato lo stesso Luciano (vero fan di questa tipologia). Le aspettative ancora una volta non sono state deluse, anche se il calice è partito con un punteggio in meno per via di un naso che paga ancora di più quella che è una delle noti meno lampanti di questa tipologia. Questa coda di volpe è andata via via emergendo, mettendo in luce grande tipicità. Vino ben strutturato, segno di una materia prima di estremo interesse e di una zona particolarmente vocata alla viticoltura di qualità. La nota più convincente è data certamente dalla bella mineralità che sprigiona e la notevole sapidità rilasciata al palato. Un tocco in meno, rispetto alle precedenti annate, per quanto concerne l’acidità. Ma stiamo comunque parlando di un bianco che può reggere tranquillamente qualche altro anno, arrivando a quella che secondo noi è il “limite massimo” per questa tipologia, aspetto che la distingue dalla falanghina, il grande bianco sannita capace di sfidare gli anni. Calice ottimo per accompagnare una saporita insalata di polipo, un buon formaggio vaccino di non lunga stagionatura e sui fritti della tavola partenopea.
Sede a Vitulano, Contrada Santo Stefano
Tel. 0824.887013 – Fax 0824.887028
Email: serradegliilici@virgilio.it
Enologo: Angelo Pizzi
Bottiglie prodotte: 30.000
Ettari: 8,30 di proprietà
Vitigni: aglianico, falanghina e coda di volpe
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