
Al timone della splendida azienda di Montesarchio c’è il figlio Beniamino, ma qualcosa mi dice che l’idea di fare una Coda di Volpe in purezza è stata di quel geniaccio del mio amico Pasquale Clemente che oltre vent’anni fa avviò l’attività fra una direzione di giornale e l’altra. Personalità eclettica e soprattutto colta, ed è il momento dei vini culturali dopo quelli naturali. I secondi sono figli del marketing, i primi della cultura, come del resto Masseria Frattasi ha dimostrato dando valore alle proprie etichette come nessuno a Benevento. Lo proviamo perchè è in una carta dei vini colta, solo bottiglie ottenute da vigne a piedefranco, una rarità che in Francia si farebbero pagare a peso d’oro e che qua la gente manco sa di cosa si tratta. Lo spazio è finito, non posso spiegarvelo. Andatelo a bere alla nuova pizzeria Pizzaingrammi a Pomigliano d’Arco e chiedete notizie a Serena Iammarino che l’ha pensata e composta.
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- Falanghina del Sannio 2011 Vigne Sannite in Magnum
- Vini Monserrato 1973 – Nuove Annate
- Lengualonga Coda di Volpe Sannio DOP 2023 – Terre Massesi
- Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2017 – Mustilli
- Vigna Cataratte 1997 Aglianico del Taburno Riserva, Fontavecchia
- Un viaggio nel cuore del Taburno: OCONE 1910 – Taburno Wine County
- Aglianico del Taburno doc 2019, Fontanavecchia