
di Emanuela Sorrentino
Il binomio pizza e vino è sempre più una costante. E se poi è con la Vernaccia di San Gimignano, uno dei più antichi vitigni autoctoni d’Italia dal gusto sapido e minerale prodotto anche in tipologia riserva, il risultato è davvero eccellente.
Lo sanno bene i promotori di Regina Ribelle, il Wine festival dedicato alla Vernaccia di San Gimignano (17 e 18 maggio organizzato dal Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, che è stato anticipato da un press tour con masterclass e visite nelle aziende produttrici) che negli spazi esterni di Lunaria, un’ex cantina splendidamente restaurata, hanno promosso tra i tanti appuntamenti in programma una serata in cui alla Vernaccia dei diversi produttori sono state accompagnate le creazioni dei maestri pizzaioli Massimo Giovannini, Giovanni Santarpia e Tommaso Vatti.
Massimo Giovannini (Apogeo, Pietrasanta Lucca), 41° 50 Top Pizza World 2024 e 20° 50 Top Pizza Italia 2024 ha proposto la Pizza Trabaccolara creata ad hoc per l’occasione con base fiordilatte e un topping equilibrato e insolito.
Protagonista indiscusso il sugo realizzato con la cottura di pesci poveri del Tirreno e le loro lische (il nome del sugo di pesce deriva dalla trabaccolo, una barca di pescatori soprattutto della zona di Viareggio), cozze, sedano croccante e per finire olio di aglio orsino. “Si abbina bene al gusto della Vernaccia di San Gimignano”, spiega Giovannini che è anche sommelier.
Montanara classica pomodoro ricotta salata e pesto di basilico e un’altra con pomodoro, stracciata di fiordilatte e prosciutto crudo di Parma sono state le proposte di Giovanni Santarpia, originario di Castellammare di Stabia, pluripremiato ormai stabile in Toscana dove ha avviato un lavoro di valorizzazione e promozione della pizza napoletana, che ha fritto e condito le sue pizze in uno scenario incantevole con vista sui filari dell’area di San Gimignano.
Tommaso Vatti (La Pergola di Radicondoli, Siena), di recente nominato ambasciatore del gusto ha presentato la pizza con Girello di Maremmana e cipolla di Certaldo arrosto. Un mix di sapore e croccantezza che è piaciuto agli ospiti. “Una proposta che ho in carta in estate nel mio locale, perché rappresenta la Toscana e la Maremma”, precisa Vatti.
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