
di Marco Contursi
Io non amo il Bun. Qui mi è piaciuto.
Per farmelo piacere, ci voleva una donna con le palle.
Ornella le ha.
Perché se da blogger che spadella a casa, ti propongono di gestire la cucina in un pub e accetti, le hai.
Perché, se, da dipendente, poi rilevi il posto in cui lavori, le hai.
Perché se dopo 10 anni sei piena in settimana, le hai.
Perché, se i panini, sono piatti gourmet dentro il pane, e sono buoni, le hai.
E pazienza se il pane è un bun e non una ciabattina croccante, che io preferisco. Le cose morbide le lascerei per quanto non avrò i denti.
Ma per Ornella faccio una eccezione. Ben ripagata da una esperienza non banale.
Il locale è a due passi dalla Reggia, alle spalle il corso con la movida.
Dentro è sbarazzino, colorato, mette allegria.
Un po’ rispecchia Ornella, solare, simpatica, con una vena malinconica che non a tutti è dato di cogliere.
I fritti, ci sono. Ma io li salto. Voglio il pastrami.
Non è di montone come da ricetta originale dei Carpazi ma è molto buono, con rucola, papaccelle e una grattata di ricotta salata a dare spinta. Lo spazzolo veloce.
Si sta bene da Public House, la sala si è rapidamente riempita, c’è allegria.
L’esatto contrario delle public house in cui mi rinchiudevo nei miei soggiorni irlandesi, cupe, ma, che, a me, comunque, piacevano tanto.
Il pastrami finisce presto e subito altri due panini, uno classico american burger con hamburger, cipolla, cheddar e bacon per il mio amico, mentre per me, Era Estate con capicollo di Martina Franca, stracciatella di bufala, tarallo, e maionese al lime, fatta da Ornella.
Piccola parentesi, Ornella ne fa una coi capperi che con le patate fritte ci sta da dio. Ci bevo su una birra artigianale che fanno a due passi da casa mia e sto una favola.
Entrambi i panini infatti molto golosi, con variazioni palatali che non ti fanno stancare mai di mangiarne: dolce, amaro, acido, croccante, morbido.
Sarebbe da provarne ancora qualcun altro, ad esempio black angus e scarola, ma lo stomaco quello è.
Cake time. Per il dolce lo spazio lo trovo. Renato chiede un tiramisù, per me crostata sbriciolona di mele, cannella e frutta secca.
Piacevole il primo, ma senza acuti, a me piace più deciso di caffè e con una nota croccante di cioccolato in pezzi dentro.
Oscenamente buona la torta di mele. Servita calda, con una pallina di gelato alla vaniglia: Voluttuosa..
Ricchissima di frutta secca, mele golden ma presto sarà fatta con le più locali annurche, non ancora mature. Una delle migliori espressioni della torta di mele mai provate.
E qualcuna l’ho mangiata…
Un goccio di sherry…….pardon cherry, che fa Ornella, con ciliegie locali, chiude un pasto ed una serata felice.
Ornella ha le palle.
Ma forse questo ve l’ho già detto.
Public House
Via Raffaele Gasparri 30 – Caserta
tel 0823586821
Prezzo medio 12 euro a panino, che viene servito con le sue patatine. Presenti anche panini vegani.
Scheda del 2 settembre 2023
Con Public House a Caserta l’hamburgeria diventa gourmet
di Giuseppe Giorgio
Immersa in quell’atmosfera ancora regale della Caserta borbonica, a pochi passi dalla grandiosa e storica Reggia, in via Gasparri, a colpire l’occhio del visitatore è l’Hamburgeria Gourmet “Public House”. Un luogo ricco di fascino culinario, animato dalla ricerca e dalla passione della food blogger e influencer Ornella Buzzone (nella foto) dove, a nascere sono dei panini e delle specialità frutto di creatività, estro e sperimentazione. Ed è proprio la stessa Ornella, divisa tra la gestione e i fornelli, pronta a definirsi “una pazza e romantica donna ossessionata dal buon cibo e dal buon vino” che giorno dopo giorno offre vita a delle bontà capaci di conquistare l’anima e il palato. «Il locale – ha detto la lady chef Buzzone- quest’anno ha compiuto otto anni, e proprio in virtù di questa ricorrenza mi piace ricordare che all’inizio, nel primo anno di vita del pub, io ero una semplice dipendente e cuoca, dalla quale, poi, ha preso corpo tutto il progetto. Tant’è che quando soltanto ad un anno dall’apertura la società che gestiva il locale si sciolse, rilevai io il tutto diventando con non pochi sacrifici la proprietaria totale. Oggi, oltre a pensare alla gestione, mi occupo della cucina, scelgo gli ingredienti, faccio la spesa, preparo personalmente confetture, marmellate e maionesi e creo, presentandoli ai miei clienti, tanti panini frutto di ricerca e passione». Così, con queste premesse, seduti ad uno dei tavoli del “Public House – Burger Gourmet” è possibile godere del panino “American Burger” con un hamburger di marchigiana da 200 grammi, bacon croccante, cipolle caramellate, cheddar, pomodoro cuore di bue, insalata e salsa bbq.
Ancora, tra un’ottima selezione di vini e di birre, a fare capolino a tavola per soddisfare il palato, c’è anche il “California Sandwich” con arrosto di tacchino, pomodoro cuore di bue, bacon croccante, uovo sodo, insalata e formaggio alle erbe.
Continuando nella carrellata, senza dimenticare gli arrosticini e il maiale cotto a bassa temperatura, da segnalare c’è anche il panino “Mediterraneo” con Chianina Igp, melanzane alla mediterranea, pomodorini semi secchi, maionese fatta in casa e stracciatella di bufala campana dop.
Infine, prima di dedicarsi ai dolci homemade, si può trovare anche un poco di tempo per assaggiare il panino “Pellecchiella” con Chianina Igp, rucola, composta di albicocche pellecchielle presidio slow food del casale Pietropaolo, pecorino stagionato e nocciole di Giffoni.
Tanti incontri ed emozioni quindi per chi sceglie “Public House” a partire dalla conoscenza della combattiva e passionale padrona di casa fino a giungere ai sapori di specialità capaci di unire, territorio, qualità e studio per una felice armonia di gusto sempre decisa ma mai priva di leggera delicatezza.
Via Raffaele Gasparri, 30, 81100 Caserta
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