
di Marco Contursi
Si è svolto nella splendida cornice della ex chiesa dell’Annunziata di Teano un interessantissimo convegno sul suino di razza casertana che ha visto al tavolo dei relatori importanti personalità del mondo della politica e della scienza che si sono distinte per il contributo dato alla salvaguardia di questa preziosa razza autoctona.
Dopo il saluto delle Istituzioni sia cittadine che Provinciali (Sindaco, Presidente Provincia di Caserta e Presidente Camera di Commercio), Germano Faella, storico del territorio ha ripercorso la storia della civiltà contadina e del suo animale principe, il suino, mentre il consigliere Massimiliano Stefano ha ricordato l’importanza del suino casertano per questo territorio, anche grazie ad una sua pubblicazione a tema veramente ben fatta.
Di grande spessore l’intervento del ex Presidente della Provincia Riccardo Ventre che tanti anni fa diede l’impulso alla salvaguardia della razza, anche grazie al contributo dello scomparso Luciano Di Meo, di Gianfranco Ianniciello e in tempi recenti del Professor Vincenzo Peretti, autorevole studioso della razza in questione.
Non è mancata la testimonianza di un rappresentante degli allevatori nella persona di Giuseppe Santopaolo e del responsabile Onas (org naz assaggiatori salumi) Marco Contursi.
Dopo il dibattito, un momento di degustazione organizzato dalla dottoressa Maddalena Bovenzi, col supporto dei professori e degli studenti del locale istituto alberghiero che ha visto protagonisti i produttori Cillo, Tomaso e Dino Martino, che hanno offerto salumi di grandissimo interesse palatale, accompagnandoli ad uno spumante brut della cantina I Cacciagalli.
Visivamente soddisfatto il sindaco di Teano l’avvocato Giovanni Scoglio che ha seguito attentamente tutto il dibattito e partecipato con vivo interesse al momento di degustazione, da perfetto padrone di casa, sempre vigile affinchè tutto procedesse per il meglio.
Teano infatti è stato comune capofila del recupero di questa pregiata razza suina autoctona che pone la Regione Campania ai vertici della salumeria nazionale grazie a salumi di incredibile complessità sensoriale, mantenendo al contempo una piacevolezza che stupisce chiunque li assaggi per la prima volta.
L’auspicio che si arrivi finalmente ad un marchio di tutela univoco che ponga fine a truffe e abusi commerciali che vedono protagoniste le carni fresche e i salumi di questa importantissima razza autoctona che una volta per tutte deve essere chiamata in modo corretto: NON MAIALINO NERO MA SUINO DI RAZZA CASERTANA.
Pelatello per gli amici….
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