Ecco cosa dispone l’ordinanza del presidente della Regione Veneto di Luca Zaia appena resa nota:
1) Consentita la vendita di cibo da asporto,
la vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione online o telefonica, ove possibile, garantendo che gli ingressi avvengano dilazionati nel tempo e negli spazi esterni nel rispetto della distanza di un metro e con l’uso di mascherina e guanti e consentendo nell’eventuale locale interno l’ingresso di un cliente alla volta e stazionamento solo per il tempo strettamente necessario al ritiro. Gestore e addetti devono avere mascherine e guanti, confermata l’attività di consegna a domicilio.
Riaprono, quindi, per esempio, le gelateria e le pizzerie al taglio, in aggiunta alla modalità delle consegne a domicilio, che resta confermata. Riapre tutto il settore take away del cibo.
Se non fosse stato per l’infelice battuta sui cinesi che mangiano gli animali vivi, Luca Zaia a nostro giudizio è sicuramente tra i governatori che ha meglio operato. Partendo dal focolaio di Vo ha contenuto il diffondersi del Covid con tamponi di massa e mirati e soprattutto più di tutti è riuscito a tenere il giusto equilibro tra esigenze sanitarie e motivazioni economiche.
Non ha dimenticato gli artigiani del cibo, che tanto fanno in una regione che pure ha dei grandi poli industriali e oggi ha dato il via libero: “Raschio il fondo del barile e apro tutto quello che le ordinanze del Governo mi consentono di aprire”.
C’è solo da dire: bravo!
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