
di Alma Torretta
Arriverà a Roma il prossimo 10 dicembre dopo avere fatto tappa a Bruxelles, Francoforte, Monaco, Stoccolma, Vienna, Londra e innanzitutto percorso il centro di Parigi e incuriosito la capitale francese. Il Bus Gourmet Italia è un progetto di ENIT per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, giunta quest’anno alla sua decima edizione, ed il grande bus decorato con la Venere di Botticelli attualizzata a ragazza d’oggi non è passato certo inosservato. Un’iniziativa che attira l’attenzione sia di chi è fuori il bus e lo vede passare, sia gli addetti ai lavori invitati al percorso panoramico con degustazione.
A bordo, durante il tour di Parigi, rappresentanti delle istituzioni, della stampa e influencer che hanno avuto la possibilità di degustare la cucina ed i vini italiani in un’esperienza che ha unito enogastronomia e promozione turistica dell’Italia. A Parigi, in attesa della decisione finale sulla candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, decisione che si attende in occasione del Comitato Intergovernativo di New Delhi il prossimo dicembre, il primo tour si è svolto alla presenza dell’Ambasciatore italiano presso l’UNESCO Liborio Stellino che è stato accolto da Federica Galbesi, responsabile ENIT Parigi. L’abbinamento enogastronomia-turismo si dimostra sempre più vincente: negli ultimi anni ha coinvolto oltre un terzo dei viaggiatori internazionali in Italia, ha fatto sapere l’ENIT, e Ivana Jelinic, Amministratore Delegato di ENIT S.p.A., ha infatti dichiarato che “il turismo enogastronomico è oggi uno dei driver principali dell’attrattività italiana ed un settore che cresce stabilmente. Questo tour rappresenta un modo originale per consolidare relazioni B2B strategiche e per promuovere l’Italia attraverso un modello innovativo e di grande impatto”.
La tappa inaugurale parigina del Bus Gourmet Italia è coinciso con l’avvio della decima Settimana della cucina italiana nel mondo, rassegna promossa dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, che ogni anno vede la nostra rete diplomatico-consolare promuovere iniziative di valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane e che in Francia quest’anno ha avuto tra i protagonisti ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno, in provincia di Parma, a lungo diretta da Gualtiero Marchesi.
Il tema di quest’anno della Settimana è stato “La cucina italiana tra cultura, salute e innovazione” e a Parigi, nella sede del nostro Consolato, alla presenza del Console generale Jacopo Albergoni, è stato presentato il progetto “Il gesto semplice di una storia infinita” realizzato da ALMA in collaborazione con la Farnesina e l’Università di Parma. Sono state analizzate oltre 1.500 ricette contenute in un libro di cucina italiana degli anni Settanta, quello di Anna Gosetti della Salda, valutandone il valore nutrizionale e l’impatto ambientale, in modo da potere proporre nuove chiavi di lettura, più rispondenti alle esigenze contemporanee. Lo studio ha dimostrato ancora una volta quanto la cucina italiana tradizionale è già buona, sia per l’uomo che per l’ambiente, dato che numerosi piatti presentano un’elevata componente vegetale, un buon contenuto di fibra e una forte aderenza alla stagionalità, ma si è andati oltre perché sono stati individuati 5 piccoli gesti che possono rendere le ricette italiane ancora più sane e sostenibili.
Dei semplici aggiustamenti che permettono di aggiornare le ricette senza perdere la loro identità: impastare (i cereali, sopratutto antichi), mescolare (cereali e legumi), un pizzico (di erbe e spezie, per ridurre il sale), aggiungere (un filo d’olio, per ridurre i grassi animali) e riutilizzare (realizzando così l’attualissima zero waste cucina). Sono stati prodotti cinque brevi video su ogni singolo gesto proposto ed è stato realizzato un piccolo ricettario esemplificativo con ricette aggiornate, dall’erbazzone alla frittata di pasta.
La presentazione è stata realizzata in collaborazione con La Maison de l’Italie, diretta da Maria Chiara Prodi, e l’ufficio di Parigi dell’ ITA – Italian Trade Agency, diretto da Luigi Ferrelli. La serata si è conclusa con il rito dell’apertura di una forma di Parmigiano reggiano, una degustazione di prodotti dell’Emilia Romagna e piatti preparati da Alessandra Del Favero, diplomata ALMA, insieme ad Oliver Piras chefs del ristorante parigino stellato Michelin Carpaccio all’interno del Palace Royal Monceau – Raffles Hotel.
All’onore invece la Puglia nell’iniziativa organizzata dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi, guidata dall’Ambasciatore l’ambasciatore Luca Sabbatucci. Nella sede parigina del Monte dei Paschi di Siena, protagonista è stato DonPasta, alias Daniele De Michele, un po’ dj e un po’ cuoco, ma anche un po’ economista e antropologo, autore del libro “Il pranzo della domenica”. Don Pasta ha dato un assaggio del suo spettacolo Food Sound System, preparando della pasta fresca al suono di dischi in vinile, e ha mostrato anche alcuni spezzoni del suo film-documentario “I Villani” con cui ha voluto indagare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo e attuale.
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