Il sindaco De Magistris ospite con Gino Sorbillo e Andrea Sannino da Mara Vernier su Rai Uno. Tema, Napoli e il Coronavirus. Il sindaco prendendo al balzo le richieste di Gino è stato chiarissimo: le regole sono rispettate, non è possibile che solo a Napoli il delivery sia vietato. “Io non sono d’accordo con questo provvedimento”.
In effetti la posizione oltranzista di De Luca è sempre meno logica e più fideistica.
Primo, perchè in tutto il mondo si fa il delivery e non si capisce perchè a Napoli è vietato
Secondo, perchè non è vero che a Napoli ci sono meno contagi perchè non si fa il delivery in quanto viene fatto anche da regioni che hanno meno contagi di Napoli.
Terzo, perchè il delivery, fatto con tutte le regole, consente di tenere la gente a casa.
Quarto, perchè il delivery esiste già per le aziende che hanno il codice Ateco industria e per tutto il resto, oltre alle salumerie e ai supermercati.
Quinto. Perchè così si uccide il piccolo artigianato alimentare a vantaggio dei grandi gruppi.
Naturalmente dare il via libera non significa che debba essere obbligatorio per tutti.
E’ una questione di buon senso. Ma, come sempre, di fronte alle esigenze della politica e della campagna elettorale, il buon senso non ha mai la forza di prevalere.
Sotto, lo stabilimento di pizze congelate dalla Nestlè a Benevento con la partecipazione di De Luca.
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