
A Milano il delivery di Gino Sorbillo.
Ebbene sì: abbiamo visto l’uomo sulla Luna, due Papi, la caduta del Muro di Berlino. Ma vedere la pizza a Milano e sapere che a Napoli è proibito fa impressione.
Forse è il simbolo di una realtà ancora più profonda: non è più la pizza artigianale il cibo dei poveri, ma la munnezza piena di conservanti e coloranti prodotta dalle multinazionali che ha i suoi canali di distribuzione.
Gli unici favoriti da una politica regionale assurda e incomprensibile. O meglio, molto comprensibile.
Già, perchè non credo che il sindaco di Milano e il governatore della Lombardia siano dei folli mentre in Campania ci sono i saggi.
Non penso che l’Istituto Superoore della Sanità sia governato da folli.
Non penso che al governo ci siano folli.
Perchè? Perché se sei artigiano le puoi evadere, questo è il sottinteso di chi sta facendo macelleria sociale con la scusa della sicurezza.
Finirà che le pizzerie resteranno a Milano mentre Domino’s Pizza fare le pizze a Napoli. In alternativ alle pizze surgelate
Dai un'occhiata anche a:
- La ricetta della mia vita | Lardiata con pomodorini gialli di Salvatore Giugliano, Mimì alla Ferrovia
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 40| Antonella Lombardo
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 037 Aquadulcis, la sorpresa nell’uovo e negli occhi
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 030 Ostaria Nonno Cet, impensabile dire ad un nonno “non ho fame”
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 031 il mio Greco di Seppia
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 049 Il Saraceno, Arcore, dove i fratelli DI Lieto, originari di Minori, spadellano e ammaccano dal 1978
- Rita de Crescenzo da Roccaraso al Carciofo di Paestum!
- Tra borghi divini, storie di santi, fiabe e megaliti