
Il 6 settembre di due anni fa veniva ucciso Angelo Vassallo, un sindaco impegnato per una vita contro il partito del cemento e dei pirati dell’ambiente.
Ieri un sindaco di un comune vesuviano sbraitava pubblicamente contro le norme che impediscono di costruire e di mettere altro cemento sul vulcano già soffocato dalle costruzioni che hanno messo l’identità architettonica e rurale in ginocchio in uno dei posti più belli del mondo.
Forse per questo è così difficile arrestare l’assassino: perché la cultura della prevaricazione, della incoscienza e degli interessi personali su quelli comuni è ancora troppo forte.
Forse la più forte. Ma noi questi rifiuti dell’umanità non ci fanno paura.
Ciao Angelo
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