Orto Vulcanico a Ercolano della famiglia Nocerino, il giardino del piennolo

Pubblicato in: Le conserve

Orto Vulcanico Ercolano
Via Cupa dei Monti, 66
Telefono: 351 1216026

Lavorazione-del-piennolo

di Antonella Amodio

È una piccola produzione di pomodorino del piennolo quella di Orto Vulcanico della famiglia Nocerino. Solo duemila metri quadrati di terreno terrazzato ad Ercolano, che guarda il Golfo di Napoli e rimane protetto alle spalle dalla bocca del vulcano più conosciuto al mondo. Le giovani sorelle Nunzia e Giovanna, curano come un giardino ciò che la famiglia da ben 7 generazioni gestisce coltivando il pomodorino del Vesuvio, una tradizione ripresa qualche anno fa in forma di impresa per tutelare e salvaguardare una storia tutta familiare. Ricco di fascino e coltivato con tecniche antiche, il pomodorino del Vesuvio vede per la produzione il metodo arcaico dei paletti in legno e filo che consente di non far toccare terra alle bacche e di ricevere in modo uniforme i raggi del sole.

Ed è proprio sulle falde del Vesuvio che nei campi dell’Orto Vulcanico il pomodorino varietà Acampora, ecotipo “pizzo” – una antica cultivar che attecchisce nei terreni neri di sabbia, lava e pomici, ricchi di calcio, fosforo e potassio – regala un sapore salino e dolce come non mai e che qui è coccolato dalle sapienti mani della nonna delle sorelle Nocerino. Dopo la raccolta tra luglio e agosto, il pomodorino del Vesuvio si trasforma in “piennolo”, una antica arte di conservazione che consiste nel legare i pomodorini trasformandoli in grappoli interi.

Custoditi sospesi, in modo da favorire una lenta maturazione, hanno una tenuta integra nel tempo, fino al termine dell’inverno, dove nessuna delle sue qualità organolettiche subisce variazioni, bensì nel corso dei mesi il pomodorino appeso in locali areati, perde il suo turgore e assume un sapore intenso particolarmente identificativo. La buccia coriacea e la polpa soda e compatta lo rendono particolarmente indicato per la cottura, mentre allo stato fresco, oltre che a piennolo, l’antica ricetta familiare dell’area vesuviana lo vede tagliato anche a pacchetella e conservato in vetro.

La ribalta da qualche anno del pomodorino vesuviano si deve al mondo pizza, ai pizzaioli che hanno iniziato ad impiegarlo per i topping, come ingrediente imprescindibile della gastronomia campana, un’icona di Napoli (presente anche nelle scene dei presepi) e che rende la pizza estremante territoriale con il tipico sapore che riporta alla vulcanicità dei terreni. Per comprendere il valore di questo pomodoro che è intimamente legato all’area vesuviana, che si ottiene solo da un lavoro artigianale agricolo perché nessuna macchina può sostituire le mani esperte del contadino, garantendone così l’originalità, invito a fare un giro nei campi alle falde del Vesuvio, iniziando proprio dall’Orto Vulcanico, dove l’elevata parcellizzazione della coltivazione rende il lavoro ancora più difficile, a fronte però di un prodotto eccezionale e della ricerca continua della qualità di Nunzia e Giovanna Nocerino.

Report del 1 agosto 2020

Orto Vulcanico Ercolano
Via Cupa dei Monti n.66
cell. 351.1216026

di Annatina Franzese

Nunzia e Giovanna Nocerino, sono due vulcaniche figlie del Vesuvio, che durante il periodo di lockdown, complice l’immobilità del momento, hanno deciso di mettere a frutto i loro studi per riprendere la coltivazione domestica del nonno scomparso appena un anno fa.

Laureate rispettivamente l’una in giurisprudenza con master in comunicazione e l’altra in agraria, le due sorelle hanno dato vita all’ “Orto Vulcanico”, una ditta individuale la cui punta di diamante dell’attività è la coltivazione del pomodorino del Vesuvio, ma il cui obiettivo finale è la creazione di un punto di riferimento didattico e turistico.

Chiacchiero piacevolmente con Nunzia, che freme per le imminenti nozze e per il successo inaspettato del loro giovane progetto.

Come nasce l’orto vulcanico?

“Dietro casa abbiamo sempre avuto l’orto dapprima curato da nonno Salvatore e poi da mio padre, ma non abbiamo mai svolto l’attività in maniera imprenditoriale, anzi. Il nostro è sempre stato un orto “familiare” ed i prodotti, tolti quelli consumati dalla nostra famiglia, li abbiamo sempre regalati ad amici e parenti.  L’orto vulcanico, vulcanico come la nostra terra e come i sussulti che sentiamo dentro, è nato dalla voglia di valorizzare Ercolano facendo conoscere al di fuori del nostro contesto i tesori della nostra terra.

Chi è impegnato in campagna?

“Tutti, anche se nostro padre è il pilastro principale dell’attività. E’ lui che si occupa della semina, dei trattamenti, però per il raccolto ci siamo tutti. Da nostro Salvatore, nostro fratello di dodici anni più piccolo che porta il nome del nonno, alla ottantenne nonna Nunzia. Quest’anno a marzo c’è stata la prima semina ed in quest’ultimo mese, il primo raccolto a km 0”

Quali sono i prodotti del vostro orto?

“Nei nostri duemila metri quadrati seguiamo la stagionalità. Ci sono melanzane, zucchine, ma il prodotto che ci rappresenta è il pomodorino del Vesuvio, quello con il pizzo da cui si ricava a’cepp”

Il passaparola ed i social vi stanno facendo conoscere, ve lo aspettavate?

“No, ma è bellissimo. La vendita diretta ci riempie il cuore perché ci permette di creare un rapporto con i nostri clienti. Di solito riceviamo su prenotazione, ma molti si presentano direttamente senza avvisarci e questo ci rende felici.”

L’orto vulcanico è vicinissimo al Gran Cono, il Cratere del Vesuvio, un particolare non da poco per una giovane impresa.

“Una fortuna. Tra i nostri obiettivi infatti, oltre a quello di investire sul trasformato, c’è quello di poter diventare un luogo idoneo ad ospitare attività didattiche ed una tappa piacevole per i turisti, magari dopo una passeggiata sul Vesuvio. In tal senso ci stiamo già organizzando rendendo più confortevole la nostra cascina -deposito. Certo, mi avrebbe fatto piacere ristrutturarla per abitarci dopo il matrimonio, ma la sua destinazione d’uso non me lo consente e allora, diventerà un luogo per accogliere chi verrà a trovarci.

Nel caso in cui vi trovaste dalle parti di Ercolano dunque, non vi resta che tenere in mente l’indirizzo dell’ “Orto Vulcanico” per andare a conoscere di persona Nunzia e Giovanna, toccare con mano il lavoro della loro famiglia e perché no, portare a casa un gustoso ricordo del Vesuvio.

Orto Vulcanico Ercolano
Via Cupa dei Monti n.66
cell. 351.1216026


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