di Antonella Amodio
Cinquemila metri quadrati di laboratorio hi-tech nell’area industriale di Marcianise sono la sede del gruppo Espresso Napoletano (che si affianca ad Espresso italiano, la Torrefazione che produce miscele dei migliori caffè del mondo), brand di eccellenza per la pasticceria e i lievitati in generale, core business di questa società che vede l’acquisizione di locali storici (quattro esclusive location, tre distribuite tra Napoli e provincia e una a Mentone in Francia), come il Bar Calise ad Ischia, ora ridenominato “Calise Espresso”, dove l’iconico cornetto dalla sfoglia sovrapposta e dall’impasto brioche è tra i più richiesti.
A dirigere, oltre a creare e sfornare i dolci per Espresso Napoletano, c’è Salvatore Tortora, maestro pasticcere di Casamarciano che fin da ragazzo era attratto dall’arte dolciaria, della quale ha poi affinato le tecniche di preparazioni affiancando Iginio Massari, con cui si è specializzato in torte e mignon, e altri pasticceri come Achille Zoia e Luigi Biasetto.
È anche campione del mondo della competizione “Panettone World Cup” che si è svolta in Svizzera a novembre del 2021, salendo sul podio con il suo panettone.
Con “Espresso Napoletano” Salvatore ha progettato e realizzato oltre un centinaio di prodotti tipici dell’arte dolciaria partenopea, tra dolci classici e nuove creazioni, con ben 60 varietà solo nella piccola pasticceria (“l’essenza dell’arte della pasticceria classica” come ama definirla) poi panettoni rigorosamente non farciti, preparati tutto l’anno con lievito naturale fresco e trentasei ore di lievitazione naturale, che fanno il giro del mondo, venduti anche in America Latina.
Poi torte, colombe e lievitati da colazione, come le brioche e i cornetti dei quali si sfornano ben 20.000 pezzi al giorno.
Il segreto di tale successo non è solo nella maestria delle preparazioni, ma anche nella qualità delle materie prime che Salvatore utilizza senza mediazione. Vaniglia del Madagascar, limone IGP di Sorrento, pomodorini Dunnè di Giacinto Martone, un biotipo di pomodoro di San Felice a Cancello che rischiava di sparire e che Salvatore utilizza candido per le sue preparazioni.
Insomma, Salvatore Tortora è in continua sperimentazione e la sua filosofia consiste nel non smettere mai di perfezionare, visto il continuo impegno e la responsabilità di ben 70 dipendenti che collaborano con lui.
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