Teorema numero uno sui vini della Campania e dell’Irpinia: chi si ferma va più avanti degli altri. Svolgimento. Era il lontano 1999 quando Guido Marsella presentò sul mercato il bianco del 1997, respinto con perdite da tutti i ristoratori tranne due: Don Alfonso 1890 e Mario Riccardi della Cantinella del Mare. Anno 2014, ora che diverse aziende irpine finalmente fanno fare un anno di attesa al Fiano Marsella passa a due. Ed eccolo allora, il 2016 di Guido Marsella lo beviamo da Nonna Sceppa a Paestum, la grande trattoria da sempre vetrina del meglio dei vin campani. L’ennesima prova di forza del piccolo viticoltore, il suo Fiano anche in questa edizione gioca di potenza olfattiva anticipando un percorso che sicuramente sarà memorabile. Note di mela, ma anche fumè, al palato trionfa la freschezza che bilancia l’alcol con un finale lungo, preciso e infinito. Un vino imperdibile che vi accompagnerà per tutta la vita, per quanto lunga possa essere.
Dai un'occhiata anche a:
- Naturalis Historia 2004 Taurasi docg
- Falanghina 2013 Beneventano Igp Sanpaolo| Voto 87/100, winner a Radici del Sud
- Erminia Di Meo 2003 Fiano di Avellino docg Di Meo
- Vigna Cinque Querce 2012 Taurasi docg, Molettieri
- Poliphemo 2003 Irpinia igt
- Pater nobilis 2007 Taurasi docg, Villa Diamante
- Terrantica “etichetta bianca” 2009 Greco di Tufo doc. Voto 90/100
- Paski 2008 Coda Volpe Campania igp Cantina Giardino