Firenze, Fuori di Taste

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Dora Sorrentino

Tutti “Fuori di Taste” a Firenze: gastrofanatici, compagni di food, pusher di prelibatezze italiane, giornalisti, blogger, sin son dati appuntamento fuori dal salone enogastronomico per eccellenza. Parola d’ordine: divertirsi e “TASTare”. Quale modo migliore per aprire le danze se non con pasta e gelato? Son volati “paccheri” alla gelateria Carapina di Piazza Oberdan, nemmeno il tempo di prepararli che si son volatilizzati in pochi secondi.

Per quelli che magari storceranno il naso, vi dirò: pasta e gelato si può! Soprattutto se la pasta, o meglio i “paccheri” sono del Pastificio dei Campi di Giuseppe Di Martino ed il gelato è il frutto della grande esperienza di Simone Bonini.

Sotto non tanto mentite spoglie da chef, lo stesso Giuseppe ha cotto la pasta a regola d’arte (è capace di sognarla anche di notte, lui, la cottura), impermeabilizzandola nell’olio, accompagnandola poi con tre gusti di gelato strepitosi: pomodoro, basilico e pecorino. Risultato? Equilibrio di sapori tutto in un solo colpo. Ciliegina sulla pasta, sottofondo musicale con il mix inconfondibile di Roy Paci. Musica, pasta e gelato e si sorride alla vita!

L’edizione numero 8 della supercollaudata esperienza tutta toscana non s’è fatta mancare nulla, nemmeno il pomodorino del piennolo di casa Barone sulla pizza “alla napoletana” del Caffè Italiano.

 

 

Scontro fra titani sul tema delle colombe: l’elite della pasticceria italiana ha messo in mostra il top dei propri prodotti. Tra quelle più gettonate, manco a dirlo, le colombe di Claudio Gatti, della pasticceria artigianale di Tabiano Terme (Pr), un prodotto leggero, con una percentuale di grassi dell’11%; notevoli anche le due versioni presentate da Carmen Vecchione, di Dolciarte (Av), una con arance, cioccolato e  cannella e l’altra al limone; stupefacente quella alle olive della Pregiata Forneria Lenti di Grottaglie (Ta).


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