
di Gennaro Miele
Falanghina vendemmia tardiva, l’interpretazione di un vitigno capace di attraversare il tempo
La trasparenza di alcuni vini bianchi deve essere vissuta come la visione di quella d’una clessidra, sì perché allo stesso modo in cui al di là della curvatura della seconda anche in quella del calice c’è il trascorrere del tempo, quel divenire che muta il verso dell’evoluzione, nel colore e nell’amplificazione degli aromi. La Falanghina diventa così un libro territoriale e temporale da sfogliare, in cui le parole appaiono in trasparenza nel retro della pagina per divenire poi sensazione, rivelazione.
L’azienda Fontanavecchia, a Torrecuso (bn) di Libero Rillo ragiona in questo modus nei confronti di un’uva che rappresenta un compagno multiforme di assaggi, dalla versione ferma a quella spumantizzata, fino ai passiti. La sua intensità viene espressa attraverso l’etichetta Libero, Taburno Falanghina del Sannio Vendemmia Tardiva DOC, dove si spinge oltre la maturazione dei grappoli che assumono sui declivi collinari variazioni cromatiche fra oro e bronzo. L’annata 2014 è fortunatamente ancora disponibile, una chicca nel panorama vinicolo campano. Il calice si riempie di un colore giallo luminoso dorato, si distingue l’aroma di ananas disidratato, zenzero, mimosa, sentore minerale e tocco di vaniglia di sottofondo. Un assaggio intenso, morbido con sensazioni sapide e buona freschezza, ritorno di frutto maturo estivo a polpa gialla. Una Falanghina coccolata nella sua evoluzione con un affinamento in barriques. Una sinfonia dolce, orchestrata dall’uomo e dal tempo, che trova spazio nella creazione di emozioni sensoriali, specchio delle radici della gente del Sannio, andante come il brano Moon River e del suo passo che fa ‘’Wherever your goin’ I’m goin’ your way’’ (Ovunque tu stia andando ti seguirò) e questo forse la sintesi di un vignaiolo e dei suoi filari. Buon Calice.
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Valutazione 4 calici
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Fontavavecchia
Via Fontanavecchia – 82030 Torrecuso (BN)
www.fontanavecchia.info
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