
Siccome mi onoro di collaborare alla Guida Ristoranti Espresso e alla guida Slow wine per i vini mi sono dato la linea di non commentare le scelte delle altre pubblicazioni di settore.
Ma siccome non partecipo a nessuna guida delle pizzerie, una cosa sulle scelte del Gambero Rosso la devo dire. Anzi, urlare!
Intanto, la notizia:
La Fucina Roma
Antica Osteria pepe Caiazzo (CE)
Sforno Roma
I Tigli San Bonifacio (VR)
Sono le quattro migliori pizzerie d’Italia a cui, con un enorme sforzo di immaginazione, vengono assegnati i tre spicchi.
Questa classifica, dove mancano i grandi maestri napoletani, da Ciro Salvo e Enzo Coccia, da Gugliemo Vuolo ad Antonio Starita, è un sonoro schiaffo a Napoli lanciato dalla Guida Gambero Rosso i cui curatori sono, tra l’altro, entrambi di origine campana.
Sarebbe come parlare di Formula 1 senza la Ferrari o di Serie A senza le milanesi, le torinesi, le romane e il Napoli.
Eppure il Gambero Rosso ha a Napoli una Città del Gusto sostenuta dalla Regione e, fermo restando l’autonomia redazionale, sarebbe interessante capire quanto conviene alla Campania la promozione di prodotti di altri territori visto che è questa l’attività preponderante, se ci si dimentica di Napoli nell’unica cosa in cui la supremazia è secolare, acclarata e indiscussa.
Se poi lo scopo della classifica era quello di fare un dispetto a Bonci, ah, vabbé, questo è un altro discorso.
Dai un'occhiata anche a:
- Addio a Oliviero Toscani: fu il primo a fotografare i pizzaioli napoletani
- Guida ai Migliori Beach Club d’Italia da non perdere questa estate
- Coffee & Wine a Giffoni Valle Piana: tazzine e calici di qualità in un unico spazio
- A Capri Salt Bae e Donato “Con mollica o senza”?
- Krug incontra la carota. Un ingrediente inatteso e un’annata non facile, ma il finale e’ lieto
- Dolcezze romane, tra nuove aperture, anniversari e giovani influenti pastry chef
- Le Radici di Giulia a Giano Vetusto: il sogno verde che cresce con tutta la famiglia
- Ostriche, il tesoro portoghese che ha attraversato l’Europa