Ma in fondo, cosa ci impedisce di mettere un po’ di ghiaccio nel vino?

Pubblicato in: Curiosità
Tendenza Ghiacciata

di Marina Betto

La stagione estiva ci porta a desiderare di bere qualcosa di fresco se non freddo, per placare l’arsura che ci prende alla gola con il caldo. Per questo motivo i vini bianchi sono prediletti e anche le bollicine, lo spumante e lo champagne che vanno serviti freddi (4°/6°). I vini rossi per lo stesso motivo sono messi da parte specialmente quelli più strutturati perchè vogliono temperature di servizio più alte(16°/18°) e comunque mai  servirli a temperatura ambiente rischiando di bere un calice di vino a 40° sotto il sole o sotto lo zero se fossimo in Islanda.

Le regole rigide di servizio della sommellerie non contemplano l’uso del ghiaccio nel bicchiere, considerato un’eresia che annacqua il vino alterandone le caratteristiche, eppure c’è chi lo ha sempre messo.

I Francesi  propongono tutti i vini di Provenza da Cannes a Aix es Pronvence, i vini gris de gris di Camargue con ghiaccio. E’ una visione più contemporanea della degustazione è un consumo di vino in modo più libero, senza la rigidità dell’etichetta, senza impaludamenti.

E’ ormai da diversi anni che alcune maison di champagne hanno creato dei prodotti che vanno espressamente bevuti con ghiaccio come lo Champagne Moet Ice Impérial o il Pommery Royal Blue Sky che rispondono all’esigenza giovanile di bere champagne alle feste, ai party in piscina e spiaggia. Sono due champagne con residuo zuccherino importante, uno è un demì-sec mentre l’altro è un dry, entrambe le categorie le ritroviamo anche nel Prosecco prodotto nei vigneti di Conegliano Valdobbiadene a cui il servizio con ghiaccio gioverebbe per esaltare freschezza e acidità smorzando di netto la dolcezza come fa un interruttore della luce.

A Bilbao lo chef Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena è salito sul podio come il migliore del mondo. In questo momento siamo sul tetto del pianeta  e di conseguenza dettiamo le tendenze, il gusto, il sapore delle cose e come vanno servite. E’ un bel momento per l’Italia che non è stata mai così apprezzata internazionalmente.

“Artemio” è il cocktail a base Lambrusco proposto da Peppe Palmieri sommelier dell’Osteria Francescana in abbinamento alla pancia di maiale con brodo caldo. Il Lambrusco è un vino popolare e i contadini lo hanno sempre bevuto ghiacciato insieme a salame e tigelle, per sgrassarsi la bocca.

In questo cocktail  denso e profumato  il vino utilizzato è  OtelloN’Ice di Otello Nero di Lambrusco Ceci 11,5% vol ( spumante nero demi-sec ottenuto con metodo charmat) servito con ghiaccio aggiungendo succo di amarena e amarena candita. Infondo la formula della felicità è sempre la stessa cantata anni fa da Albano e Romina …un bicchiere di vino con un panino…


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