
di Marina Betto
“Gorgona al di là del suo profumo floreale, il suo gusto salino e fresco è un vino che sa di riscatto” queste le parole espresse da Lamberto Frescobaldi mentre stappava la prima bottiglia di Gorgona 2024, evento avvenuto sull’omonima isola ai primi di giugno “la bellezza di vedere qualcuno appassionarsi alla viticoltura, dedicarcisi per poi farne motivo di riscatto oltre che una professione retribuita rende molto orgogliosi.” Il punto di forza di quest’isola penitenziario (ultimo esistente in Europa) sono i detenuti che grazie al progetto di collaborazione avviato nel 2012 da Frescobaldi con l’Istituto Penitenziario di Gorgona, possono scegliere di sviluppare competenze legate alla viticoltura, che li inserisce, una volta scontata la pena, direttamente nel mondo del lavoro con ottime credenziali.
Gorgona è sinonimo di medusa, il mostro della mitologia greca capace di pietrificare chi la guardava ma che simboleggiava anche la capacità di allontanare le forze maligne.
In questa duplicità di significato sta il rebus dell’isola adibita dal 1869 a colonia penale come succursale di quella di Pianosa. Insieme a Capraia, Pianosa, Elba, Giglio, Giannutri e Montecristo costituisce il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un’isola montuosa ricchissima di macchia mediterranea e di acqua dove lecci e pini d’Aleppo formano boschi fitti dove troviamo più di 400 specie floristiche, castagni e alcuni ontani e una varietà autoctona di olivo “Bianca di Gorgona”.
La natura è incontaminata e tra le molte insenature dell’isola come Cala Scirocco nella grotta Del Bove si rifugiano ancora le foche monache. Il centro civile è un paese di pescatori che nel 2013 contava 67 abitanti che si sono sempre integrati con i detenuti.
Gli agronomi ed enologi di Frescobaldi affiancano e formano coloro che vogliono intraprendere questo percorso in vigna che sull’isola è posta in un anfiteatro naturale, quasi due ettari e mezzo su suolo ferroso accarezzato dai venti marini. Vermentino e Ansonica danno il meglio di se creando un vino potente e poetico che ogni anno cambia la sua etichetta che nel 2024 celebra le ali di farfalla, creazione dello studio specializzato in etichette del vino Doni e Associati. Vendemmia più tardiva per l’annata 2024 che esalta i profumi floreali caldi di elicriso, ginestra e caprifoglio con note agrumate che si mescolano alle erbe della macchia mediterranea.
Il sorso è salino, iodato, con buona freschezza, lunghezza ed equilibrio. Esiste anche un Gorgona rosso fatto di Sangiovese e Vermentino Nero che viene affinato in orcio di terracotta.
www.frescobaldi.it
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