Trattoria Da Fifina a Bernalda, la cucina del tempo perduto

Trattoria Da Fifina a Bernalda

Trattoria Da Fifina
Corso Umberto 63
Tel.0835.543134
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso domenica sera
www.trattoriafifina.it

Il bello del Sud è la dimensione del viaggio. Qui spostarsi non vuol dire ancora trasferirsi, ma conoscere cose nuove, incontrare dimensioni a cui non si è abituati. Ecco ad esempio Da Fifina, una trattoria vicina ai 70 che è rimasta praticamente uguale a se stessa, non per scelta culturale o commerciale, ma semplicemente perchè è rimasta ferma.

Rimanere fermi non significa restare indietro, ma il più delle volte soprattutto a partire dagli anni ’60, evitare di prendere direzioni sbagliate.
Ed è così che in una splendida notte carica di stelle che illuminavano l’ultimo grano  ci siamo goduti una cena vera, meridionale, sostanziosa, come quelle di un tempo, lasciando sul tavolo 35 euro.

Certo, a Napoli ce ne sono almeno una sessantina di trattorie così, con una storia decennale e a conduzione familiare. E prima ogni paese del Sud aveva la propria. Una tradizione che sta venendo meno, ma chi è stato capace di resistere viene più che premiato.

Si entra come a casa e si gode la cucina familiare e semplice, quella delle cotture che partono dalla sfritto di base, dalla verdura stufata, dal fritto o dalla semplice brace.

Giocano in primo piano la materia prima e la tradizione di fare le cose senza avere fretta, dando tempo al tempo.

Siamo a Bernalda, in provincia di Matera, quasi sullo Jonio. C’è solo una piccola deviazione da fare se siete sulla 106 che collega Reggio e Taranto o sulla Basentana. Una deviazione di dieci minuti che vi porta nel paese a cui Francis Ford Coppola è rimasto legato, tanto da tornare regolarmente con la famiglia almeno un paio di volte l’anno. Un paesone, visto che vanta oltre 12mila residenti, uno splendido castello Normanno e belle chiese.

Un paese di traffici e di passaggio.
La Trattoria da Fifina si trova proprio sul corso Umberto, secondo l’usanza del Sud di nominare le principali strade ai vincitori della guerra civile.

Entrate e siete subito in un ambiente caldo, familiare, essenziale, con una clientela locale.

Vi arriva una batteria di antipasti infinita, secondo l’usanza pugliese, che da soli fanno due pranzi. Per cui dovete resistere e non mangiare molto pane, qui c’è quello fantastico di Matera, forse il più buono d’Italia.

Ricchi di sapore i primi piatti che riflettono le influenze del territorio: il mare, la cultura pastorale e ovviamente i campi, la terra.

 

Tra i secondi imperdibile la salsiccia e l’agnello, davvero super. Ma non sottovalutate le fritture di pesce. Lo Jonio è a dieci chilometri.

Qualche vino in bottiglia, soprattutto Aglianico del Vulture e, imperdibili, le patatine fritte che se provate da ogni italiano….


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