Triuggio (Mi). Enosteria Lipen. La pizza napoletana verace di Corrado Scaglione

Pubblicato in: Le pizzerie
Enosteria Lipen Corrado Scaglione con la Papaccella

Via Conte Paolo Taverna, 114
Tel. 0362.919710
www.lipen.it
Aperto sempre
Chiuso martedì; sabato a pranzo
Pizze da 6 a 12 euro

di Tommaso Esposito

Si passa per Arcore, se si vuole, tra le tenute del Cavalier Berlusconi.
Poi si giunge a Triuggio un piccolo borgo della Brianza, attraversando un paesaggio che ti fa conoscere una provincia milanese insolita, lontana dal traffico, ricca di verde.
Qui Corrado Scaglione ha avuto l’idea trasformare la sua osteria in una delle più interessanti e frequentate pizzerie napoletane della Lombardia.

Certo qua se si vuole si mangia ancora cibo della tradizione e ottimi formaggi.
C’è una ricca cantina e una carta con ben oltre cinquanta birre diverse, otto sono alla spina.
Corrado gira tutto il Belgio per scovarne le migliori.
E le porta qua.
Vino o birra da godere con la pizza.
La sua.
E lui, per cantarla don Dario Fo:
Sa l’ha vist cus’è?
– Un re?
– Ma no il portavoce nazionale dell’AVPN Associazione Verace Pizza Napoletana
– Ah, beh; sì, beh.

Assaggiamola e godiamocela tutta questa sua Pizza, tra questi cimeli che ricordano e celebrano i fasti e l’identità tutta partenopea.

 

Scegliamo la Pizza dei Maestri, quella che nel menu porta la firma dei pizzaiuoli napoletani.
C’è la stella di Attilio Bachetti, ad esempio.
E ora c’è questa che nasce, invece, proprio qui.
Dall’idea di Corrado e tra le mani di Luca Maggioni, vent’anni, ma già storico pizzaiolo in seconda, quasi comprimario, di Lipen.


E’ una Margherita arricchita con formaggio caprino.
Golosa e succulenta.

La galleria delle pizze qui è vastissima.
Papaccelle, Margherita Verace.

E poi Quater stracc, ai quattro formaggi creata con un concetto non solito: quattro spicchi diversi con quattro formaggi diversi amalgamati dalla mozzarella di bufala campana dop. Sullo zola c’è qualche goccia di miele.

E poi la margherita o la marinara in 3D, i tre cantoni, i tre pizzi, dove ci sono i tre pomodori diversi: San Marzano, giallo e piennolo.

Passare di qua, insomma, deve segnare la tappa per ogni mangiatore di pizza verace.
Vale il viaggio.
Corrado e Luca, prosit!


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