Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Il giallo paglierino carico è stato il primo segnale di qualità, confermato dal naso di frutta anche se non molto intenso e poco persistente. Ma è in bocca che questo bicchiere ha espresso il meglio con un ingresso abbastanza morbido, abbastanza fresco, caldo, sapido, minerale, molto persistenza. Un bianco di ottima struttura, da abbinare alla cucina di pesce della Costa, da bere due anni dopo la vendemmia. Terza generazione di imprenditori agricoli, l’attuale proprietario Pasqualino Di Prisco si dedica con passione alla coltura della vite mantenendo il giusto equilibrio con il territorio e i suoi vitigni: applauso a scena aperta, dunque, per la decisione di non introdurre la falanghina nella gamma dei prodotti aziendali. Dopo aver a lungo conferito le uve nel 1995 la decisione di uscire con una propria etichetta d’intesa con l’enologo Carmine Valentino. A fianco la casa dove vive con la moglie Antonia e i figli ci sono la struttura per la vinificazione ricavata da un grande fabbricato usato in passato come stalla e la bottaia. I suoi vini rappresentano una chicca per appassionati, vera espressione del terroir grazie alla buona esposizione e all’altitudine, siamo sui 500 metri sul livello del mare.
Sede a Fontanarosa. Contrada Rotole, 27. Tel. e fax 0825.475738. Enologo: Carmine Valentino. Ettari: 10 di proprietà. Bottiglie prodotte: 100.000. Vitigni: fiano, greco coda di volpe, aglianico
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