Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
L’ennesima conferma che nell’annata 2004 il Greco di Tufo ha una spiccata marcia in più rispetto al Fiano di Avellino. E’ la prima volta, infatti, che tra i due bianchi di Roberto Di Meo, azienda con il genius loci nell’uva fiano, il Greco mi piace decisamente di più. Il colore è giallo paglierino anche se ha ancora evidenti note verdoline, il naso è complesso, pulito, ricco di frutta gialla e un po’ di banana. Sicuramente un vino fresco, con un ingresso molto intenso e il successivo irraggiamento in tutto il palato in maniera uniforme, decisa e persistente. In bocca prevalgono sicuramente le note minerali e la sapidità. Lo abbiamo, in attesa di verificare l’evoluzione, alla cucina marinara della costa, soprattutto ai frutti di mare. Bella esecuzione di una mano tendenzialmente bianchista.
Sede a Salza Irpina, Contrada Coccovoni
Tel. 0825.981419
Sito: http://www.dimeo.it
Enologo: Roberto Di Meo
Bottiglie prodotte: 500.000
Ettari: 25 di proprietà
Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano di Avellino, Greco di Tufo, coda di volpe e falanghina
Dai un'occhiata anche a:
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- Torama 2012 Coda di Volpe Vadiaperti
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- Quintodecimo, il 2007 nel bicchiere
- Le Foglie Irpinia Aglianico doc 2020 Famiglia Pagano
- Falanghina 2013 Beneventano Igp Sanpaolo| Voto 87/100, winner a Radici del Sud