
Passano gli anni, tre per la precisione. Un’era geologica per la concezione che si aveva dei bianchi un tempo. Invece questo 2013 di Torricino, provato appunto nel 2032, ha conservato tutta la sua magnifica ed eccezionale verve deliziandoci durante lo Svuota Cantina diu questa estate. Un bianco ancora efficace, fortissimo e con un grande allungo giovanile nel finale, seducente al naso. Una certezza.
REPORT DEL 16 NOVEMBRE 2021
Non è la scoperta dell’acqua calda, ma del vino bianco campano. Perché ormai quando voglio fare bella figura tiro fuori dal «cascione» vecchie bottiglie dimenticate e spacco. In questo caso non mi sono neanche preparato un piano B perché, al netto di un tappo compromesso, ero più che sicuro di questo Greco di Tufo 2013. E la sorpresa ha avuto il suo buon riscontro. Il vino è al massimo delle sue possibilità, con un equilibrio perfetto fra acidità, alcol e complessiva maturazione, annunciata da un agrumato fumè che immediatamente si riscontra in bocca. Bene su pesce, piatti vegetali e persino sullo strepitoso agnello, anche questo irpino, presentato in un piatto di alta scuola. Gli appassionati con questi vini vivono un momento magico, in un rapporto qualità-prezzo assolutamente favorevole a chi compra.
TUFO (AV)
Località Torricino ,5 , www.torricino.it Bottiglie prodotte: 40.000
Enologo: Stefano Di Marzo
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