Grecomusc 2008 Campania igt, degustazione etica

Pubblicato in: I vini del Mattino

C’è un segnale sicuro per radiografare una cantina. Non tanto per capire, badate bene, se il vino è buono o meno, quanto per leggere se costruire il futuro con serietà commerciale. Se uno che fa Greco inizia a fare Taurasi e l’altro da Taurasi mi fa il Greco significa, banalmente, che non credono fino in fondo al prodotto e si adeguano alle richieste di mercato.


Discorso dal quale esulano grandi aziende irpine, e giusto per fare nomi e cognomi le cito per evitare equivoci: Mastroberardino, Feudi di San Gregorio, Terredora, Colli di San Domenico, D’Antiche Terre, Colli Irpini, Di Meo e Antica Hirpinia. Qui le dimensioni giustificano la completezza del catalogo.
Se poi ci si chiede quali criteri hanno spinto alle assegnazioni della chiocciola eccone uno ben spiegato in Irpinia: Tecce impegnato solo con l’Aglianico, Milena Pepe pianta Coda di Volpe mentre tutti l’abbandonano e Contrade di Taurasi riscopre il Greco Musc. Vuol dire che queste piccole aziende, appena qualche migliaio di bottiglie, credono davvero fino in fondo ai loro prodotti e non vogliono scorciatoie commerciali per piazzarli.
La degustazione etica, capace di coniugare qualità organolettiche di un bicchiere con il contesto ambientale e il comportamento ecocompatibile, non può non tenere conto della serietà commerciale di lungo corso. L’appassionato con difficoltà arriverà sino a Taurasi, ma berrà una grande bottiglia. Ho passato un bel Ferragosto da Sandro Lonardo a bere il 2005 e il 2007, l’ultimo in commercio esprime finezza impressionante. Non mi dilungo in caratteri descrittivi, vi basterà sapere che è buono, ha note fumé tipiche del territorio taurasino, corpo, freschezza. Un clone di bianco rilanciato da un vecchio vigneto su cui è partita una seria ricerca accompagnata dalla sperimentazione. Boatos parlano anche di un interessamento della Mastroberardino e questo non potrà che giovare a questo bianco. Lo berrete sul baccalà con i cruschi, sapidità essenziale senza mediazioni ruffiane.

Sede a Taurasi. via Municipio 41. Tel 081.5442457. Tel e fax 0827.74704
lonardos@libero.it. Enologo Maurizio De Simone. Ettari: 5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 20.000


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